Folies Bergère /fɔ'li bɛʁ'ʒɛʁ/ è un famoso music-hall di Parigi situato in rue Richer 32, all'interno del IX arrondissement. Nato con il nome di Folies Trévise, divenne un locale di successo durante la Belle époque, presentando un cartellone con spettacoli di varietà, operette, canzoni popolari e balletti.
Le Folies Bergère, il cui nome originale era Folies Trévise, dal nome della strada adiacente allo stabile, venne inaugurato il 2 maggio 1869: il progetto era dell'architetto Plumeret, che distrusse il preesistente edificio ospitante un grande magazzino. Con molta probabilità, la volontà di creare un teatro nacque grazie a un'attrice socia della Comédie-Française, Madame Cornelie. Quest'ultima, essendo intimamente legata agli alti vertici della municipalità francese, riuscì a far abrogare le leggi che restringevano di molto le attività dei nuovi teatri.
Il 13 settembre 1872 prese l'attuale nome. Il cambiamento non venne dettato da ragioni artistiche, ma unicamente dal fatto che la precedente denominazione, Trévise, urtava la sensibilità dell'omonima famiglia che non voleva vedere il proprio nome accostato a un teatro di varietà. Fu così che venne scelto il più comodo Bergère, dal nome di una strada sempre nei pressi dello stabile cui tuttavia non era legato il nome di nessuno.
Più volte il teatro ospitò riunioni politiche e dibattiti, ma fu soprattutto il luogo della rappresentazione di balletti, operette, pantomime, vaudeville e dei più svariati spettacoli di varietà. All'interno vi si poteva bere grazie a un fornito bar, mangiare, fumare, giocare d'azzardo e ballare, tutto all'insegna del bel vivere.
Tutt'oggi funzionante, propone sia ristorazione sia spettacoli dal vivo.
Toulouse-Lautrec fu tra i clienti abituali assistendo tra il 1894 e il 1896 agli spettacoli d'arte varia, in cui si alternavano i numeri di illusionismo dei fratelli Isola, l'incantatrice di serpenti Nala Damajenti, il canguro pugile e la danzatrice Loïe Fuller, che dava vita a fantastiche coreografie agitando i lunghissimi veli in cui era avvolta.
Manet scelse questo locale per dipingere tra il 1881 e il 1882 Il bar delle Folies-Bergère.
Ne I Guermantes (Alla ricerca del tempo perduto) di Marcel Proust, l'autore parla di questo locale in quanto frequentato da Rachel, l'amante di Saint-Loup.
Inoltre nel volume À l'ombre des jeunes filles en fleur, Madame Bontemps parla con Odette del locale dicendo:
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