L'abbazia di Saint-Denis (in francese Abbaye Saint-Denis) è un'antica abbazia sorta intorno alla famosa basilica di Saint-Denis, situata nell'omonimo comune della periferia di Parigi.
L'abbazia venne fondata da Dagoberto I, re dei Franchi dal 628 al 637, come monastero intorno alle prime costruzioni della Basilica di Saint-Denis.
Dopo una breve fioritura, l'Abbazia conobbe un lungo periodo di decadenza a causa dell'incuria degli abati e delle guerre. Nel 750, con la nomina ad abate di Fulrado, venne introdotta la regola benedettina l'abbazia si avviò ad un periodo di grande ricchezza e splendore grazie all'attività instancabile di questo abate, consigliere e diplomatico prediletto dai papi Zaccaria, Stefano II, Paolo I e Adriano I. Tutti costoro concessero all'abbazia guidata da Fulrado privilegi e beni.
Nel 1691 Luigi XIV soppresse il titolo di abate. A partire da quel momento i superiori dell'abbazia presero il titolo di Gran Priore. Le entrate dell'abbazia furono assegnate al mantenimento della scuola femminile (Maison royale de Saint-Louis) di Saint-Cyr gestito dalle suore di San Luigi.
Nel suo aspetto attuale l'Abbazia di Saint-Denis risale al XVIII secolo quando venne ricostruita dai grandi architetti francesi Robert de Cotte e Ange-Jacques Gabriel che crearono uno dei migliori esempi di architettura monastica del '700.
Con la Rivoluzione francese, nel 1792 l'abbazia venne soppressa e l'anno successivo, in ottobre, profanate le tombe.
Nel 1809 Napoleone Bonaparte vi istituì la Maison d'Éducation de la Legion d'Honeur, atta all'educazione delle figlie degli ufficiali superiori insigniti della prestigiosa Legion d'onore; a cui è tutt'oggi destinata e i cui statuti vennero approvati sull'esempio di quelli della scuola femminile di Saint-Cyr (che aveva avuto proprio un collegamento con l'abbazia).
Nel 1806 Napoleone istituì il "capitolo imperiale" della Basilica formato inizialmente da 10 canonici ma poi rifondato da Luigi XVIII nel 1817 e composto da 34 membri i cui 10 "canonici maggiori" erano sempre vescovi. Questi canonici-vescovi furono inizialmente i vescovi che erano stati privati delle proprie diocesi in seguito al Concordato del 1801, Abate e primicerio era ex officio il Grande elemosiniere di Francia e quindi esente dall'arcidiocesi di Parigi. Tale capitolo fu confermato dai vari regimi al governo in Francia ottenendo vari privilegi da parte pontificia (1844, 1857) fino alla soppressione da parte del governo repubblicano nel 1895 ma già nel 1871 esso era stato riportato sotto il governo pastorale degli arcivescovi di Parigi e il numero di canonici era stato ridotto.
L'abbazia di Saint Denis controllava un certo numero di conventi retti da un priore, ma dipendenti dall'abbazia stessa.
Gli archivi di Saint-Denis hanno conservato i nomi dei priori che hanno governato i conventi dipendenti dall'Abbazia di Saint-Denis:
Nel 1691 Luigi XIV soppresse il titolo di abate. A partire da quel momento i superiori dell'abbazia presero il titolo di Gran Priore.
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