![Enigma della sfinge Enigma della sfinge](/modules/owlapps_apps/img/nopic.jpg)
L'enigma della sfinge è il primo enigma della storia di cui si abbia documentazione. Nella mitologia greca veniva posto dalla sfinge all'ingresso della città di Tebe ai passanti e chi non fosse stato in grado di risolverlo sarebbe stato strangolato o, secondo altre fonti, divorato dal mostro.
L'indovinello viene citato da vari autori, come ad esempio Pseudo-Apollodoro, che descrive la Sfinge in modo classico, ossia un leone con volto da donna ed ali da uccello.
L'enigma che essa, inviata da Era ed accovacciata sul Monte Ficio, propone è:
Essa si avventava sui tebani che non rispondevano e li divorava. Creonte, dopo aver perso anche il figlio Emone, stabilì che chi l'avesse sconfitta avrebbe avuto il regno e la mano della vedova di Laio, Giocasta. Edipo ebbe successo, spiegando che la risposta era "l'uomo", che gattona da neonato, cammina su due gambe da adulto e si appoggia su un bastone da anziano. La Sfinge si suicidò dall'acropoli dopo la sconfitta.
Diodoro Siculo propone una versione simile:
Ateneo di Naucrati cita Asclepiade di Tragilo, che avrebbe riferito l'enigma in questo modo:
Né Sofocle né Euripide citano l'enigma della Sfinge, pur citando lo scontro fra essa ed Edipo; e neppure Igino, che considera la Sfinge figlia di Tifone.
La sconfitta della Sfinge è rappresentata drammaticamente da Seneca nella sua tragedia, l'Edipo.
L'alchimista Michael Maier riporta in latino l'enigma della Sfinge nel 39° epigramma del suo trattato Atalanta fugiens del 1617:
La figura della sfinge compare ne La storia infinita di Micheal Ende, dove Atreiu, per avere colloquio con l'Oracolo del Sud, deve attraversare tre portali. Il primo di questi è difeso da due sfingi, le quali tuttavia non pongono alcun quesito e concedono il passaggio solamente a chi ne sia ritenuto realmente degno.
Esiste una kylix a figure rosse del 470 a.C. che rappresenta Edipo dinanzi alla Sfinge. A fianco del primo vi è la parola "ΟΙΔΙΠΟΔΕΣ" mentre la Sfinge pronuncia la parola "ΚΑΙΤΡΙ[ΠΟΝ]" ("e i Tripodi"), scritta al rovescio. Potrebbe essere un gioco di parole, essendo ΟΙΔΙΠΟΔΕΣ trasformabile in ΟΙ ΔΙΠΟΔΕΣ, ossia da una variante del nome "Edipo" a "i bipedi". In tal caso "i bipedi" avrebbe come risposta "ΚΑΙ ΤΡΙ[ΠΟΝ]" (e i tripodi) che a sua volta è una citazione da varie forme dell'indovinello.
Enigmi simili a quelli della Sfinge sono stati registrati in molte culture differenti, come ad esempio fra i mongoli del Selenga, fra le tribù centrali africane un tempo colonie inglesi e fra quelle della Guascogna.
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