Aller au contenu principal

Sinéad O'Connor


Sinéad O'Connor


Sinéad Marie Bernadette O'Connor (IPA: [ʃɪˈneɪd oʊˈkɒnə(r)]; Dublino, 8 dicembre 1966 – Londra, 26 luglio 2023) è stata una cantautrice irlandese. Nel 2017 cambiò il suo nome all'anagrafe in Magda Davitt e, dopo la conversione all'Islam nel 2018, in Shuhada' Sadaqat.

Nata a Dublino da famiglia numerosa (suo fratello Joseph O'Connor è uno scrittore di successo), Sinéad impara a suonare la chitarra e inizia a comporre canzoni mentre ancora frequenta la scuola. All'età di 14 anni si unisce al gruppo irlandese In Tua Nua col quale esordisce come autrice nel brano Take My Hand che diventa un successo nel 1984 e in seguito collabora con il gruppo dei Ton Ton Macoute. Questa collaborazione le vale un contratto con l'etichetta indipendente Ensign Records.

Nel 1985 Sinéad si trasferisce a Londra per lavorare al suo primo album in studio da solista The Lion and the Cobra, da lei stessa scritto e prodotto, che viene pubblicato nel 1987. L'album, un immediato successo di pubblico e critica, ospita anche una giovane Enya che nel brano Never Get Old recita in gaelico alcuni passi della Bibbia. Sull'onda del successo del disco, Sinéad intraprende un tour attraverso l'Europa e gli Stati Uniti. Il concerto tenuto al Dominion Theatre di Londra nel giugno 1988 viene ripreso dal regista John Maybury e l'anno seguente viene pubblicato col titolo The Value of Ignorance. Il 1989 vede inoltre l'esordio di Sinéad come attrice nel film Hush-a-Bye Baby. O'Connor ha citato Bob Dylan, David Bowie, Bob Marley, Siouxsie and the Banshees e The Pretenders come influenze.

In campo musicale il suo successo maggiore rimane legato al singolo Nothing Compares 2 U del 1990, incluso nell'album I Do Not Want What I Haven't Got. Il brano è una struggente ballata romantica e raggiunge i vertici delle classifiche mondiali e viene eletto da Billboard singolo di maggiore successo a livello mondiale dell'anno. Prince l'aveva composto nel 1985 e affidato al gruppo The Family che l'avevano inclusa nel loro unico disco, rivelatosi un totale insuccesso. Senza l'interpretazione di Sinéad O'Connor il brano era perciò destinato a rimanere sconosciuto. L'album ottenne un ragguardevole successo, trainato anche dai singoli successivi The Emperor's New Clothes e Three Babies e vendette sette milioni di copie in tutto il mondo.

Sulla scia della popolarità, Sinéad prende parte al concerto The Wall - Live in Berlin organizzato da Roger Waters a Berlino il 21 luglio 1990, interpretando il brano Mother insieme a The Band. Tra il 1990 e il 1991 ha una relazione con Anthony Kiedis, cantante del gruppo Red Hot Chili Peppers, che le dedica la canzone I Could Have Lied contenuta nell'album Blood Sugar Sex Magik.

Nel 1992 la cantante pubblica il terzo album Am I Not Your Girl?, composto da una serie di omaggi a celebri standard jazz che abbracciano circa sessant'anni di storia della canzone, compreso il singolo Success Has Made a Failure of Our Home da lei parzialmente rivisitato.

Nel 1992, dopo che Sinéad ebbe manifestato l'intenzione di non esibirsi in New Jersey qualora fosse stato eseguito l'inno nazionale degli Stati Uniti d'America, Frank Sinatra dichiarò che l'avrebbe volentieri «presa a calci nel sedere». L'8 ottobre dello stesso anno, cantando il brano War di Bob Marley durante il programma televisivo della NBC Saturday Night Live, Sinéad cambiò alcune frasi dell'ultima strofa, facendo esplicito riferimento alla pedofilia di cui erano stati accusati membri della Chiesa cattolica negli Stati Uniti d'America e al termine dell'esibizione strappò davanti alla telecamera una foto di Papa Giovanni Paolo II dicendo: Fight the real enemy! («Combattete il vero nemico!»). In conseguenza del gesto, pochi giorni dopo – 16 ottobre – quando la cantante salì sul palco del Madison Square Garden in occasione del concerto dedicato ai trent'anni di carriera di Bob Dylan, il pubblico cominciò in parte a fischiarla e insultarla. Sinéad dapprima attese in silenzio che il pubblico si placasse, quindi perse le staffe, fece segno di non avere alcuna intenzione di cantare e incominciò a recitare proprio il testo della canzone di Marley interpretata la settimana prima in televisione. Subito dopo, lasciò il palco davanti a un pubblico ammutolito, accolta da un abbraccio solidale di Kris Kristofferson.

L'album del 1994 Universal Mother non ottiene particolari consensi, e in realtà anche gli album successivi non arriveranno più a toccare il picco di popolarità dei primi album, anche per via del diradarsi delle apparizioni pubbliche della cantante e alla scarsa promozione dei suoi lavori. Alla fine degli anni novanta la cantante è stata ordinata prete da un movimento cattolico indipendente, decidendo di farsi chiamare Madre Bernadette Mary, annunciando nel 2003 di avere intenzione di abbandonare l'industria discografica. Pur continuando a esibirsi dal vivo, nel 2005 dichiara in una intervista concessa a Interview che la sua missione è "salvare Dio dalla religione". Il 27 dicembre 2011 la cantante divorzia dal marito Barry Herridge, con il quale si era sposata a Las Vegas appena diciotto giorni prima.

Il 5 marzo 2012 pubblica l'album How About I Be Me (And You Be You)?. Il successivo 23 aprile annuncia l'annullamento di tutte le date del suo tour a causa di un disturbo bipolare ma poi ci ripensa. L'album è tra i più lucidi e vibranti di O'Connor e nella versione deluxe include una cover di Song to the Siren di Tim Buckley. Il 2 luglio 2013, in concerto presso Villa Arconati a Castellazzo di Bollate, esegue a cappella la canzone I Am Stretched on Your Grave che dedica ad Albino Luciani, papa Giovanni Paolo I. Poco prima del concerto aveva ricevuto il direttore del Museo dei Papi di Padova, Ivan Marsura, che le aveva portato in dono un ritaglio dell'abito di quel papa.

Il 26 agosto 2014 viene pubblicato l'album I'm Not Bossy, I'm the Boss, ultimo lavoro della cantante irlandese, che riceve buoni plausi dalla critica e che raccoglie, come nello stile dell'artista, ballate dolenti accanto a pezzi rock. Il mese successivo parte il suo tour mondiale: prima data a Terni il 20 settembre davanti a oltre 5 000 persone, a seguire Amsterdam, Bruxelles, Toronto, Chicago e New York. Il 16 marzo 2015 Sinéad O'Connor dichiara sulla sua pagina Facebook che non avrebbe più eseguito Nothing Compares 2 U dal vivo perché non la sente più sua e non riesce a dare emozioni al brano. Il 29 novembre 2015 dalla stessa pagina dichiara:

La dichiarazione allerta le autorità irlandesi che poi rassicurano il pubblico sulle sue condizioni di salute. L'8 agosto 2017 pubblica un video di 11 minuti nel quale fra l'altro dichiara:

Il 19 ottobre 2018 annuncia pubblicamente di essersi convertita all'Islam adottando il nome di Shuhada' Sadaqat ma mantiene il nome di battesimo per i propri impegni professionali.

Nel 2021 pubblica la sua autobiografia Rememberings. Il 7 gennaio 2022 il figlio Shane di soli 17 anni, avuto da una relazione col cantante folk Donal Lunny, viene ritrovato morto. È la stessa cantante a darne annuncio sul suo profilo Twitter. Shane era scomparso da due giorni dopo essere fuggito da un centro psichiatrico dove era ricoverato per aver manifestato tendenze suicide.

Sinéad O'Connor viene trovata senza vita nel suo appartamento londinese di Herne Hill il 26 luglio 2023. È la famiglia a diffondere la notizia affidando un comunicato all'Irish Times, senza specificare le cause del decesso. La polizia di Londra dichiara di non ritenere «sospette» le circostanze e il medico legale che l'esatta data di morte resta da stabilire. Le spoglie vengono restituite alla famiglia il 4 agosto; contestualmente John Thompson, impiegato della corte distrettuale di Inner South London, dichiara che gli esiti dell'autopsia potrebbero richiedere «alcune settimane» e che saranno resi pubblici soltanto in caso di effettiva apertura di un'indagine.

I funerali di Sinéad O'Connor si tengono l'8 agosto a Bray nella Contea di Wicklow, dove la cantante aveva vissuto per quindici anni, alla presenza fra gli altri del presidente irlandese Michael D. Higgins con sua moglie e di Bob Geldof, amico di lunga data di Sinéad; le esequie avvengono in forma privata ma, su espresso invito della famiglia O'Connor, migliaia di persone accorrono a rendere omaggio al corteo funebre mentre attraversa il lungomare della cittadina, diretto al luogo della funzione.

Il 9 gennaio 2024 le autorità britanniche comunicano che la sua morte è avvenuta per cause naturali.

  • 1987 – The Lion and the Cobra
  • 1990 – I Do Not Want What I Haven't Got
  • 1992 – Am I Not Your Girl?
  • 1994 – Universal Mother
  • 2000 – Faith and Courage
  • 2002 – Sean-Nós Nua
  • 2005 – Throw Down Your Arms
  • 2007 – Theology
  • 2012 – How About I Be Me (And You Be You)?
  • 2014 – I'm Not Bossy, I'm the Boss
  • 1997 – Gospel Oak
  • 1997 – So Far... The Best of Sinéad O'Connor
  • 2003 – She Who Dwells in the Secret Place of the Most High Shall Abide Under the Shadow of the Almighty
  • 2005 – Collaborations
  • 1989 – The Value of Ignorance (Dominion Theatre, London 1988) - [VHS/Laserdisc]
  • 1991 – The Year of the Horse (Ahoy Sport Palais, Rotterdam 1990) - [VHS/Laserdisc]
  • 2003 – Goodnight, Thank You, You've Been a Lovely Audience (Vicar Street, Dublin 2002) - [DVD]
  • 2003 – Live! (The Value of Ignorance + The Year of the Horse) - [DVD]
  • Wikiquote contiene citazioni di o su Sinéad O'Connor
  • Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Sinéad O'Connor
  • (EN) Sito ufficiale, su sineadoconnor.com.
  • Sinéad O'Connor (canale), su YouTube.
  • O’Connor, Sinead, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
  • Opere di Sinéad O'Connor / Sinéad O'Connor (altra versione), su MLOL, Horizons Unlimited.
  • Sinéad O'Connor, su Last.fm, CBS Interactive.
  • (EN) Sinéad O'Connor, su AllMusic, All Media Network.
  • (EN) Sinéad O'Connor, su Discogs, Zink Media.
  • (EN) Sinéad O'Connor, su MusicBrainz, MetaBrainz Foundation.
  • (EN) Sinéad O'Connor, su WhoSampled.
  • (EN) Sinéad O'Connor, su SecondHandSongs.
  • (EN) sineadoconnor, su SoundCloud.
  • (EN) Sinéad O'Connor, su Genius.com.
  • Sinéad O'Connor, su CineDataBase, Rivista del cinematografo.
  • Sinéad O'Connor, su MYmovies.it, Mo-Net Srl.
  • Sinéad O'Connor, su Movieplayer.it, NetAddiction S.r.l..
  • Sinéad O'Connor, su FilmTv.it, Arnoldo Mondadori Editore.
  • (EN) Sinéad O'Connor, su IMDb, IMDb.com.
  • (EN) Sinéad O'Connor, su AllMovie, All Media Network.
  • (EN) Sinéad O'Connor, su Rotten Tomatoes, Fandango Media, LLC.
  • (EN) Sinéad O'Connor, su Metacritic, Red Ventures.
  • (DEEN) Sinéad O'Connor, su filmportal.de.
  • (EN) Sito ufficiale di Sinéad O'Connor, su sineadoconnor.com. URL consultato il 19 novembre 2006 (archiviato dall'url originale il 7 novembre 2006).
  • (EN) Sito ufficiale su MySpace di Sinéad O'Connor, su myspace.com.
  • (EN) Forum per i fans di Sinéad O'Connor, su seannosnua.proboards18.com. URL consultato il 2 gennaio 2008 (archiviato dall'url originale il 24 dicembre 2007).
  • (EN) Sinead O' Connor, su britannica.com. URL consultato il 27 luglio 2023.

Text submitted to CC-BY-SA license. Source: Sinéad O'Connor by Wikipedia (Historical)


INVESTIGATION