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Gruppi politici al Parlamento europeo


Gruppi politici al Parlamento europeo


I gruppi politici al Parlamento europeo sono i gruppi parlamentari, tra loro distinti per orientamento politico, cui aderiscono i deputati eletti nei singoli Paesi dell'Unione europea.

La normativa relativa ai gruppi politici è esposta nel capitolo 4 del Regolamento del Parlamento europeo (16ª edizione, luglio 2004), e precisamente:

  • articolo 29: Costituzione di gruppi politici
  • articolo 30: Attività e status giuridico dei gruppi politici
  • articolo 31: Deputati non iscritti
  • articolo 32: Ripartizione dei posti in Aula

Attualmente i gruppi politici sono sette più il gruppo dei non iscritti.

I presidenti dei gruppi, assieme al presidente del Parlamento, formano la conferenza dei presidenti.

Agli inizi le comunità (CECA, CEE, CEA) avevano come organo che rappresentasse i popoli degli stati membri un'Assemblea Comune, detta poi Assemblea Parlamentare e dal 1962 Parlamento Europeo. Tutti questi organi erano però formati da delegati nominati dai Parlamenti nazionali.

Il regolamento interno della prima Assemblea non prevedeva i gruppi politici. Esso prescriveva di tener conto di un'equa rappresentanza degli Stati membri e delle tendenze politiche nella composizione della stessa Assemblea. Il regolamento interno previde la costituzione dei gruppi politici a partire dal giugno 1953. I gruppi creatisi furono istituzionalizzati il 16 giugno del 1953 prevedendo la procedura per la creazione dei gruppi: una dichiarazione che conteneva il nome del gruppo, l'elenco dei membri e le informazioni sulla struttura interna del gruppo; numero minimo per creare un gruppo era di nove membri. Nel 1958 il numero minimo fu alzato a diciassette. Fino al 1962 erano tre gruppi politici:

  • il Gruppo Democratico Cristiano;
  • il Gruppo dei Socialisti;
  • il Gruppo dei Liberali e Apparentati.

Dal 1962 al 1973 si formano altri tre gruppi:

  • il Gruppo dell'Unione Democratica Europea, formato dai Gollisti usciti dal Gruppo Liberale nel 1965. Dopo l'ampliamento della Comunità nel 1973, si aggiungono i repubblicani irlandesi, e il gruppo si trasforma in Gruppo dei Democratici Europei di Progresso;
  • il Gruppo Comunista e Apparentati, formato dai comunisti italiani e francesi.
  • il Gruppo Conservatore Europeo, nato con l'adesione del Regno Unito e della Danimarca.

Dal 1979, dopo le prime elezioni europee il Parlamento Europeo è composto da parlamentari eletti direttamente dai corpi elettorali. Il Parlamento e i Gruppi così rappresentano in modo più democratico i popoli europei.

I gruppi sono andati aumentandosi, con la creazione di gruppi Ambientalisti, Regionalisti, Nazionalisti e anche Euroscettici.

Ora il numero minimo di deputati richiesto per costituire un gruppo politico è fissato in 25 deputati, provenienti da almeno un quarto degli stati membri (attualmente 7). Coloro che non appartengono a nessun gruppo politico si collocano tra i non iscritti. Un deputato non può aderire a più gruppi politici.

Costituiscono il centro-destra europeo.
Dal Gruppo Democratico Cristiano, con la creazione del Partito Popolare Europeo, nasce il Gruppo del Partito Popolare Europeo e dal Gruppo Conservatore Europeo nasce il Gruppo Democratico Europeo. Il primo gruppo, originariamente e storicamente cristianodemocratico, comincia ad accettare le adesioni anche di partiti conservatori con la fine degli anni '80 e nel 1992 il gruppo conservatore aderisce in blocco al primo, creando un sottogruppo: i Democratici Europei. Dal 1999 al 2009 il gruppo popolare diventa così il Gruppo del Partito Popolare Europeo - Democratici Europei. Nel 1994 nasce un nuovo gruppo di centro-destra, il Gruppo Forza Europa, formato dai parlamentari di Forza Italia; nel 1995 tale gruppo si unisce al Gruppo dell'Alleanza Democratica Europea per formare il Gruppo dell'Unione per l'Europa, ma nel 1998 Forza Italia entra nel PPE. Nel 1999 anche i Gollisti entrano nel PPE.
Nel 2009 il gruppo popolare perde i conservatori inglesi e cechi, che formano il Gruppo dei Conservatori e dei Riformisti Europei.

Costituiscono il centro-sinistra europeo.
Il Gruppo dei Socialisti, poi detto Gruppo Socialista, nato nel 1953, continua ad esistere anche nel Parlamento Europeo. Intanto i partiti nazionali che formano il gruppo costituiscono la Confederazione dei Partiti Socialisti della Comunità Europea, che poi nel 1992 sarà il Partito del Socialismo Europeo. Il Gruppo dal 1993 diventa Gruppo del Partito dei Socialisti Europei, che nel 2004 cambia nome in Gruppo Socialista al Parlamento Europeo. Nel 2009 i Socialisti, per far aderire l'italiano Partito Democratico italiano, il Partito Socialdemocratico Armonia lettone; il Partito Democratico cipriota, creano il Gruppo dell'Alleanza Progressista dei Socialisti & dei Democratici al Parlamento Europeo.

Costituiscono il centro per il Parlamento europeo.
È un gruppo eterogeneo, comprendendo partiti che fanno riferimento al liberalismo classico, al liberalismo sociale e anche al radicalismo, sia partiti di sinistra e di destra. Il Gruppo dei Liberali e Alleati diventa nel 1976 Gruppo Liberale e Democratico, e poi nel 1985 Gruppo Liberale e Democratico Riformista. Con la nascita del Partito Europeo dei Liberali, Democratici e Riformatori diventa nel 1994 Gruppo del Partito dei Liberali Democratici e Riformatori Europei. Questo nel 2004 si allea col Partito Democratico Europeo e forma il Gruppo dell'Alleanza dei Liberali e Democratici per l'Europa, cambiato poi il 1º luglio 2019 in Rigenerare l'Europa con l'ingresso di La République En Marche. Tra il 1994 e il 1999 i Radicali Italiani e francesi hanno dato vita al Gruppo dell'Alleanza Radicale Europea, poi confluito nell'ELDR.

Costituiscono un raggruppamento eterogeneo, ambientalisti e movimenti delle nazioni senza stato, che si collocano nel centro-sinistra progressista.
Gli ambientalisti entrano per la prima volta in Parlamento nel 1984 e costituiscono il Gruppo Arcobaleno insieme a movimenti di ispirazione regionalista. Nel 1989 gli ambientalisti lasciano il Gruppo Arcobaleno e ne fondano uno proprio: nasce il Gruppo Verde. Nel 1994 il gruppo Arcobaleno muta in Alleanza Radicale Europea; quest'ultima, a sua volta, cessa di esistere nel 1999. Nel 1999 l'Alleanza Radicale Europea si ricongiunge ai Verdi: nasce il gruppo dei Verdi Europei - Alleanza Libera Europea.

Costituivano la destra gollista, conservatrice e nazionale.
Nel 1965 i gollisti francesi si distaccano dal Gruppo Liberale e formano il Gruppo dell'Unione Democratica Europea. Nel 1973, con l'arrivo dei repubblicani irlandesi, il gruppo diventa Gruppo dei Democratici Europei Progressisti e poi ancora Gruppo dell'Alleanza Democratica Europea. Questo, insieme al Gruppo Forza Europa, dà vita al Gruppo Unione per l'Europa. Mentre nel 1998 Forza Italia e nel 1999 il Raggruppamento per la Repubblica passano al PPE, il Fianna Fàil con Alleanza Nazionale fonda il Gruppo dell'Unione per l'Europa delle Nazioni, espressione del partito europeo Alleanza per l'Europa delle Nazioni. Il gruppo si scioglierà nel 2009, poiché tutti suoi partiti più rappresentativi hanno cambiato gruppo: il Fianna Fàil nell'ALDE, AN nel PPE (come PdL), la Lega Nord nel gruppo EFD ed il polacco Diritto e Giustizia nel gruppo ECR.

Costituiscono l'ala di sinistra del Parlamento Europeo.
Nel 1973 nasce il Gruppo Comunista e Apparentati. Nel 1989 il gruppo si scinde in: Gruppo della Coalizione delle Sinistre e il Gruppo della Sinistra Unitaria Europea. Questo si sciolse nel 1993 quando il Partito Comunista Italiano diventò Partito Democratico della Sinistra e passò al Gruppo Socialista. Dal 1994 il gruppo della sinistra diventa Gruppo Confederale della Sinistra Unitaria Europea e nel 1995 Gruppo Confederale della Sinistra Unitaria Europea/Sinistra Verde Nordica.

Raggruppano coloro che sono contrari alle politiche dell'Unione europea, all'allargamento della giurisdizione comunitaria negli affari nazionali e all'introduzione dell'euro come moneta unica.
Il primo gruppo euroscettico nasce nel 1994 ed è Europa delle Nazioni, fino al 1996. Il suo successore è Indipendenti per l'Europa delle Nazioni, fino al 1999. Il gruppo si riorganizza nel 1999 e viene chiamato Europa delle Democrazie e delle Diversità. Nel 2004 diventa Indipendenza e Democrazia, espressione dei partiti Alleanza dei Democratici Indipendenti in Europa e EUDemocrats. Nel 2009 gli euroscettici si riorganizzano in Europa della Libertà e della Democrazia. Nel 2014 diventa Europa della Libertà e della Democrazia Diretta. Il gruppo si scioglie nel 2019.

Costituiscono l'estrema destra al Parlamento europeo.
Nel 1984 il partito francese Fronte Nazionale e il Movimento Sociale Italiano fondano il Gruppo delle Destre Europee. Nel 1989 i nazionalisti francesi, tedeschi e belgi fondano il Gruppo Tecnico della Destra Europea, fino al 1994. Nel 2007 i nazionalisti francesi, italiani, romeni, bulgari e belgi riescono a creare il Gruppo Identità, Tradizione, Sovranità, che si scioglierà tuttavia alla fine dello stesso anno.

  • Non iscritti (Parlamento europeo)

Nella VI Legislatura il PPE-DE si confermò primo gruppo e secondo il gruppo del PSE.

Terzo il nuovo gruppo nato dall'unione tra i liberali e democratici, l'Alleanza dei Liberali e dei Democratici per l'Europa. Si confermarono gli ambientalisti e regionalisti del gruppo Verdi-Alleanza Libera Europea, i conservatori nazionali de Unione dell'Europa delle Nazioni e i comunisti del GUE-NGL.

Si formano anche: il gruppo Indipendenza/Democrazia, che raccoglieva vari partiti euroscettici e indipendentisti; e nel 2007 si formò il gruppo Identità Tradizione Sovranità, che raccoglieva i nazionalisti e i partiti dell'ultra-destra, che però nacque all'inizio del 2007 e si sciolse alla fine dello stesso anno.

In questa Legislatura parteciparono anche i partiti degli stati che hanno aderito all'Unione nel 2004 e fu deciso che dalla prossima un gruppo per potersi formare dovesse avere come minimo 25 parlamentari che rappresentino almeno 7 stati.

Con la fuoriuscita dei Conservatori britannici dal gruppo PPE, il 30 maggio 2009, è stata annunciata la creazione del Gruppo dei Conservatori e dei Riformisti Europei, composto dagli stessi britannici, dai polacchi del PiS (Diritto e Giustizia) e dai cechi dell'ODS. Il 22 giugno questo gruppo cambia leggermente nome e dichiara 55 deputati provenienti da 8 Stati diversi (4º o 5º gruppo al Parlamento europeo). L'Unione delle Forze Democratiche (Bulgaria), che fa sempre parte del PPE, non sembra più avere intenzioni di lasciare questo partito per gli antifederalisti, come era stato detto nel 2007. In conseguenza, il gruppo del Partito popolare europeo (Democratici-cristiani) e dei Democratici europei (PPE/DE) ritorna al suo nome originario di PPE (1979).

L'11 giugno, il segretario del PD Dario Franceschini ha annunciato che è stato trovato un accordo tra il PD ed il PSE per la nascita dell'Alleanza dei Socialisti e Democratici per l'Europa, con il compito di raccogliere in un solo gruppo riformisti sia di estrazione socialista, che di estrazione democratica. Il 23 giugno, questo gruppo si chiama Alleanza Progressista dei Socialisti e dei Democratici (APSD): comprende tutti i partiti membri del PSE e il PD italiano.

Il 17 maggio 2015 Raffaele Fitto, dopo la rottura con Forza Italia, annuncia la sua adesione al gruppo dei Conservatori e riformisti europei. Fino ad allora l'Italia non aveva rappresentanza in tale gruppo.

  • Regolamento del Parlamento europeo, 14 luglio 2009 (PDF), su europarl.europa.eu.
  • Regolamento del Parlamento europeo, versione per la Sesta legislatura , su europarl.eu.int.

Text submitted to CC-BY-SA license. Source: Gruppi politici al Parlamento europeo by Wikipedia (Historical)