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Governo Berlusconi III


Governo Berlusconi III


Il governo Berlusconi III è stato il cinquantottesimo esecutivo della Repubblica Italiana, il secondo e ultimo della XIV legislatura.

È rimasto in carica dal 23 aprile 2005 al 17 maggio 2006, per un totale di 389 giorni, ovvero 1 anno e 24 giorni.

A seguito delle elezioni regionali del 2005, conclusesi con un tracollo del centrodestra in tutte le regioni tranne che in Lombardia e Veneto, il 16 aprile i ministri di UDC e Nuovo PSI nel governo Berlusconi II annunciarono la loro uscita dal governo e l'appoggio esterno a un nuovo esecutivo. Il 20 aprile Berlusconi annunciò in Senato la volontà di costituire un nuovo governo di fine legislatura e rimise al Quirinale le proprie dimissioni. Il giorno successivo UDC e Nuovo PSI annunciarono l'appoggio a un nuovo governo e il 22 aprile il Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi, a seguito di consultazioni, affidò il nuovo incarico a Berlusconi. Il 23 aprile Berlusconi si presentò al Quirinale con la nuova lista dei ministri, che giurarono il pomeriggio stesso.

Il governo ricalcò, come composizione e azione politica, il Berlusconi II. Contava 25 ministri (compreso il Presidente del Consiglio), 9 viceministri, 63 sottosegretari, per un totale di 97 membri.

Ottenne la fiducia alla Camera dei deputati il 27 aprile 2005 con 334 voti favorevoli, 240 contrari e 2 astenuti.

Ottenne la fiducia al Senato della Repubblica il 28 aprile 2005 con 170 voti favorevoli e 117 contrari.

Diede le dimissioni il 2 maggio 2006, perché era terminata la legislatura, rimanendo in carica per il disbrigo degli affari correnti fino al 17 maggio.

  • Casa delle Libertà, Presidente del Consiglio, 22 ministri, 72 fra viceministri e sottosegretari, Vicepresidente del Consiglio
    • Forza Italia (FI), Presidente del Consiglio, 8 ministri, 36 fra viceministri e sottosegretari, Vicepresidente del Consiglio
    • Alleanza Nazionale (AN), 6 ministri e 16 fra viceministri e sottosegretari
    • Unione dei Democratici Cristiani e di Centro (UDC), 3 ministri e 9 fra viceministri e sottosegretari
    • Lega Nord (LN), 3 ministri e 8 sottosegretari
    • Nuovo PSI (NPSI), 1 ministro e 2 fra viceministri e sottosegretari
    • Partito Repubblicano Italiano (PRI), 1 ministro e 1 viceministro
  • Indipendenti, 2 ministri.

La provenienza geografica dei membri del Consiglio dei ministri si può così riassumere:

  • 22 aprile – Il Presidente della repubblica Carlo Azeglio Ciampi incarica il Presidente del Consiglio uscente Silvio Berlusconi di formare un nuovo governo.
  • 23 Aprile - Alle 18:00 il Presidente del consiglio si presenta al quirinale con il Nuovo esecutivo per il Giuramento così ebbe inizio ufficialmente il Governo Berlusconi III
  • 27 aprile – Il governo ottiene la fiducia alla Camera con 334 sì e 240 no.
  • 28 aprile – Il governo ottiene la fiducia la Senato con 170 sì e 117 no.
  • 21 settembre – Il Ministro dell'Economia Domenico Siniscalco rassegna le dimissioni dopo le polemiche sull'approvazione della Legge Finanziaria 2006. Al suo posto viene nominato Giulio Tremonti.
  • 9 gennaio – Con la legge numero 7 la mutilazione genitale femminile diventa reato.
  • 11 febbraio – Il Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi decreta lo scioglimento delle Camere.
  • 18 febbraio – Il Ministro per le Riforme Roberto Calderoli rassegna le dimissioni. La decisioni avviene all'indomani dell'assalto al consolato italiano di Bengasi, in cui restano uccisi dalla polizia libica undici manifestanti, al culmine dalle proteste scaturite per l'aver mostrato, in un'intervista televisiva, una maglietta con una vignetta su Maometto, considerata offensiva per la religione musulmana. Le dimissioni, chieste dall'intero governo e da tutta l'opposizione, sono precedute dalle parole del Presidente della Repubblica che invoca "comportamenti responsabili" per chi ha "responsabilità di governo". L'episodio della maglietta provoca anche tensioni diplomatiche tra il governo italiano e lo Stato libico.
  • 10 marzo – Il Ministro della Salute Francesco Storace rassegna le dimissioni dopo le polemiche scoppiate attorno al caso Laziogate: viene ipotizzato il reato di accesso abusivo a sistema informatico, asseritamente commesso in danno della candidatura di Alessandra Mussolini alle elezioni regionali laziali del 2005.
  • 2 maggio – 22 giorni dopo le elezioni politiche, Silvio Berlusconi consegna le dimissioni dell'esecutivo al Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi.
  • 17 maggio – Dopo la formazione, la presentazione e il giuramento nelle mani del neoeletto Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano del nuovo esecutivo guidato da Romano Prodi, termina ufficialmente il Governo Berlusconi III con il tradizionale passaggio di consegne a Palazzo Chigi.

Ha suscitato critiche un emendamento al "decreto milleproroghe" in base al quale i rimborsi ai partiti si effettuano per tutto il quinquennio anche in caso di scioglimento anticipato delle camere.

  • Governi italiani per durata
  • Presidenti del Consiglio dei ministri della Repubblica Italiana
  • Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Governo Berlusconi III
  • Senato, Governo Berlusconi III, su senato.it.

Text submitted to CC-BY-SA license. Source: Governo Berlusconi III by Wikipedia (Historical)