Lista dei vescovi, degli arcivescovi e dei patriarchi di Aquileia.
Il più antico catalogo dei vescovi di Aquileia è giunto fino a noi in una duplice recensione, un catalogo aquileiese ed un catalogo gradese, che provengono dalla divisione subita dal patriarcato nel VII secolo. Entrambe le recensioni, nella loro versione più antica, risalgono all'XI secolo: quella aquileiese (il Chronicon Aquileiense) è riprodotta in un codice pubblicato per la prima volta dal De Rossi nelle Monumenta ecclesiae aquileiensis (1740); la seconda redazione figura nel Chronicon venetum e nel Chronicum gradense di Giovanni Diacono.
I due cataloghi, che convergono nel numero e nell'ordine dei nomi dei vescovi, ad eccezione di qualche lieve omissione o trasposizione, derivano da fonti più antiche; infatti erano noti già nel IX secolo ed anche a Paolo Diacono nell'VIII secolo. Entrambe le recensioni riportano gli anni, i mesi e i giorni di governo di ciascun vescovo, ma poiché vi è diversità e varietà nelle datazioni, esse non sono, da questo punto di vista, molto attendibili; entrambi i cataloghi indicano come protovescovo sant'Ermagora, mentre il primo vescovo documentato anche da fonti esterne ai cataloghi è Teodoro, che partecipò al primo concilio di Arles del 314.
Circa la cronologia dei prelati aquileiesi, Pio Paschini scrive che «la cronologia stabilita nel Chronicon Aquileiense è errata completamente, perché contrasta coi dati che abbiamo; e quella del Dandolo non si può dire così certa e definita, che gli anni dei vescovi aquileiesi non si possono anticipare o protrarre secondo l'importanza e la gravità delle congetture che si possono fare».
Sant'Ermagora † - scelto, secondo la tradizione, da san Marco, primo evangelizzatore di Aquileia
Sant'Ilario † (? - 284?)
Crisogono I †
San Crisogono II † (inizio IV secolo)
Teodoro † (menzionato nel 314)
Agapito †
Benedetto † (menzionato nel 337)
Fortunaziano † (prima del 342/344 - tra il 356 e il 371 deceduto)
San Valeriano † (prima del 372 - 27 novembre 386 o 388 deceduto)
San Cromazio † (dicembre 388 o gennaio 389 - circa 407 o 408 deceduto)
Agostino † (407 o 408 - dopo il 418)
Adelfo † (prima del 431 - ?)
Massimo †
Januario † (prima del 442 - dopo il 447)
Secondo †
San Niceta † (menzionato nel 458)
Marcelliano † (menzionato nel 501) (antivescovo)
Marcellino † (menzionato nel 499)
Stefano I †
Macedonio † (menzionato nel 552; aderisce allo Scisma tricapitolino)
Antonio Grimani † (22 dicembre 1622 succeduto - 26 gennaio 1628 deceduto)
Agostino Gradenigo † (26 gennaio 1628 succeduto - 25 settembre 1629 deceduto)
Marco Gradenigo † (25 settembre 1629 succeduto - prima del 18 aprile 1655 deceduto)
Girolamo Gradenigo † (prima del 18 aprile 1655 succeduto - prima del 29 dicembre 1657 deceduto)
Giovanni Dolfin † (prima del 29 dicembre 1657 succeduto - 20 luglio 1699 deceduto)
Dionisio Dolfin † (20 luglio 1699 succeduto - 13 agosto 1734 deceduto)
Daniele Dolfin † (13 agosto 1734 succeduto - 6 luglio 1751 nominato arcivescovo di Udine con titolo personale di patriarca)
Il 6 luglio 1751 con la bolla Iniuncta nobis papa Benedetto XIV soppresse il Patriarcato e i territori furono divisi tra le arcidiocesi metropolitane di Gorizia (cui toccarono le terre sotto il dominio asburgico) e Udine (cui fu assegnata la giurisdizione sulle terre sotto il dominio della Serenissima). Il cardinale Dolfin fu nominato primo arcivescovo di Udine, mantenendo il titolo personale di patriarca, mentre Karl Michael von Attems fu nominato primo arcivescovo di Gorizia. Con la morte di Daniele Dolfin il 13 marzo 1762 cessa definitivamente anche il titolo patriarcale.
Francesco Lanzoni, Le diocesi d'Italia dalle origini al principio del secolo VII (an. 604), vol. II, Faenza 1927, pp. 866-895
Pio Paschini, Le vicende politiche e religiose del territorio friulano da Costantino a Carlo Magno (secc. IV-VIII), in Memorie storiche forogiuliesi, VII (1911), pp. 177-225; e VIII (1912), pp. 49-64, 152-186 e 233-280
Giuseppe Cappelletti, Le Chiese d'Italia della loro origine sino ai nostri giorni, vol. VIII, Venezia 1851, pp. 17-557
(DE) Gerhard Schwartz, Die besetzung der bistümer Reichsitaliens unter den sächsischen und salischen kaisern : mit den listen der bischöfe, 951-1122, Lipsia-Berlino 1913, pp. 30-36
(LA) Pius Bonifacius Gams, Series episcoporum Ecclesiae Catholicae, Leipzig 1931, pp. 772-775
(LA) Konrad Eubel, Hierarchia Catholica Medii Aevi, vol. 1 , p. 99; vol. 2, p. 92; vol. 3, p. 114; vol. 4, p. 90; vol. 5, p. 94
Catalogo aquileiese
(LA) Bernardo Maria de Rossi, Monumenta Ecclesiae Aquilejensis commentario historico-chronologico-critico, Argentinae 1740, Appendice, pp. 6 e seguenti
(LA) Series patriarcharum Aquilegiensium, in Monumenta Germaniae Historica, Scriptores, XIII, Hannover 1881, pp. 367-368
Catalogo gradese
(LA) Iohannis diaconi. Chronicon venetum et gradense, in Monumenta Germaniae Historica, Scriptores, VII, Hannover 1846, pp. 1 e seguenti
Patriarcato di Aquileia
Patriarcato di Grado
Principato patriarcale di Aquileia
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