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Antichi Stati italiani


Antichi Stati italiani


Gli antichi Stati italiani furono le numerose entità territoriali politiche, autonome ed indipendenti, esistite in Italia prima della proclamazione del Regno d'Italia, avvenuta nel 1861.

Il concetto di Stato si sviluppò nella riflessione politica italiana a partire dal XV secolo, grazie all'opera di alcuni letterati come Niccolò Machiavelli e trovò piena e reale applicazione solo dopo la Rivoluzione francese. Nel corso dei secoli i diversi stati italiani hanno avuto tra loro diverse forme di governo, tra questi possiamo citare ducati, repubbliche e monarchie. Nonostante l'esistenza di molti Stati, quelli che si sono distinti e bilanciavano il potere della penisola italiana nel corso dei secoli furono gli Stati Pontifici, la Repubblica di Venezia, la Repubblica di Firenze, il Ducato di Milano, il Regno di Napoli e il Regno di Sicilia. A differenza degli altri Stati italiani, Stati come la Repubblica di Venezia, e la Repubblica di Genova, dette anche repubbliche marinare, grazie alle loro potenze navali, andarono oltre le conquiste dei territori limitrofi all'interno della penisola italiana, conquistando diversi territori attraverso il Mediterraneo e il Mar Nero.

Di seguito è riportato l'elenco di questi Stati, organizzati per data, dall'antichità sino all'unità d'Italia. Tra parentesi, dove indicate, le dinastie regnanti.

Le antiche popolazioni dell'Italia, costituite in elaborate città-stato o semplici tribù, possono classificarsi in:

  • di lingua non-indoeuropea (le lingue di alcune di queste popolazioni sono documentate da iscrizioni, mentre su altre le informazioni sulla lingua sono ricavate da onomastica e toponomastica):
Etruschi, Liguri, Euganei, Reti, Camuni, Sicani, Sardi (suddivisi in Iolei, Balari - forse di lingua indoeuropea - e Corsi).
  • di lingua indoeuropea, a loro volta differenziati in:
Latini (compresi i Falisci), Capenati, Siculi, Ausoni-Aurunci, Campani, Opici, Enotri, Itali (suddivisi in Morgeti, Siculi), Elimi, Sabini, Piceni, Umbri, Sanniti (Carricini, Pentri, Caudini e Irpini, che insieme formavano la Lega sannitica), Osci, Lucani (tra i quali gli Ursentini), Bruzi, Sabelli adriatici (Marsi, Peligni, Marrucini, Frentani, Pretuzi, Vestini), Apuli, Sabelli tirrenici (Ernici, Equi, Volsci).
Altra affiliazione:
Gli Iapigi (di probabile origine illirica e suddivisi in Dauni, Peucezi e Messapi), i Veneti, i Rutuli (di origine ignota), i Celti (Boi, Cenomani, Senoni, Orobi, Leponti, Carni, ecc.), i coloni Greci della Magna Grecia e delle altre colonie greche in Italia (Italioti, Sicelioti).

La città-stato latina di Roma, centro della Repubblica romana e poi dell'Impero romano, riuscì a confederare tutta l'Italia sotto la sua guida. In particolare, nell'alto Impero l'Italia romana godette di uno status giuridico privilegiato e di condizioni materiali e politiche migliori rispetto alle province, anche se questa differenza si andò gradualmente attenuando e, entro il tardo Impero, si era annullata del tutto.

La caduta dell'Impero romano d'Occidente (476) portò alla formazione dei regni romano-barbarici.

Dopo la deposizione dell'ultimo imperatore romano d'Occidente, Romolo Augusto, la penisola italiana fu sotto la sovranità formale degli imperatori d'Oriente, che consentiva a dei sovrani germanici di governare in sua vece. Di fatto, questa sottomissione fu solo formale e, come nel resto dell'Occidente romano, in Italia si formarono dei regni romano-germanici:

  • Regno di Odoacre
  • Regno ostrogoto

Dopo la guerra gotica la penisola passò interamente sotto il controllo dell'Impero romano d'Oriente, sotto forma di Prefettura del pretorio d'Italia, successivamente sostituita dall'Esarcato d'Italia. Tuttavia, dopo quindici anni, nel 568, i Longobardi invasero l'Italia fondando un nuovo regno romano-germanico, anche se non riuscirono a impadronirsi dell'intera penisola, che risultò così divisa:

  • Regno longobardo (568-774, con capitale Pavia);
  • Esarcato d'Italia (584-751, con capitale Ravenna)

L'Italia al tempo dei Carolingi (774-887) era suddivisa nelle seguenti entità territoriali:

  • Regno d'Italia (ai Carolingi);
  • Patrimonio di San Pietro (istituito da Pipino il Breve dopo le sue vittorie contro i Longobardi, nel 754 e 756, governato dal Papa sotto la protezione dei re franchi);
  • Ducato di Benevento (ai Longobardi);
  • Domini bizantini: Venezia, Istria costiera, isole della Dalmazia, Gaeta, Napoli, Salento, Calabria, Esarcato di Sicilia (nell'827 inizia la conquista musulmana, che si completa nel 965), Sardegna (solo nominalmente, di fatto autonoma sotto la forma di "giudicati");
  • Insediamenti saraceni: Fondi, Traetto, Ponza, Capo Miseno, Sepino, Agropoli (con Punta Licosa), Bari, Taranto, Brindisi, Amantea.

Il X secolo e l'XI secolo:

L'età dei comuni va all'incirca dal 1100 al 1250; in particolare, durante il regno di Federico Barbarossa (1152-1190) le entità principali erano:

Esistevano poi numerosi comuni autonomi di fatto, ma di diritto sudditi dell'Impero, dei quali i principali erano: Torino, Chieri, Asti, Alba, Savigliano, Tortona, Pesaro, Alessandria, Vercelli, Novara, Pavia, Lodi, Como, Bergamo, Brescia, Cremona, Crema, Milano, Mantova, Verona, Vicenza, Treviso, Padova, Bobbio, Piacenza, Parma, Prato, Reggio Emilia, Modena, Bologna, Ferrara, Firenze, Pisa, Siena, Lucca, Ancona, Perugia, Orvieto, Celano.

La seconda metà del Duecento e il Trecento:

Altri comuni e signorie
Altre signorie feudali
Altre signorie ecclesiastiche

Il Quattrocento e la prima metà del Cinquecento:

La seconda metà del Cinquecento e il Seicento:

Stati minori

Esisteva poi un numero indefinito di altre entità politiche (in generale feudi imperiali o vassalli di Stati maggiori) che, seppur dotate di larghe autonomie, non possono essere a rigor di termini considerate veri e propri Stati.

Altri

Si tratta di feudi imperiali e di vassalli o protettorati di Stati maggiori, limitati a pochi borghi o castelli, per la maggior parte dotati di forme più o meno estese di autonomia, ma non totalmente indipendenti. Nessuno di essi può quindi essere considerato un vero e proprio Stato. Resta fermo che il concetto di Stato è un prodotto dell'età contemporanea e non può essere applicato, se non parzialmente, alle epoche precedenti.

  • Marchesato di Castiglione del Lago (Della Corgna, marchesi 1563-1617, duchi 1617-1647)
  • Contea di Chitignano (Ubertini)
  • Contea di Piobbico (Brancaleoni di Piobbico), 1213-1729)
  • Marchesato di Dolceacqua (Doria, 1276-1797)
  • Contea di Bobbio (Dal Verme), 1346-1748)
  • Marchesato di Santo Stefano (Doria, 1547-1797)
  • Marchesato di Mulazzo (Malaspina)
  • Marchesato di Tresana (Malaspina e Corsini, fino al 1797
  • Marchesato di Castiglione delle Stiviere (Gonzaga)
  • Marchesato di Spigno (Del Carretto, 1314-1724)
  • Contea di Vernio (Bardi, 1332-1798)
  • Contea di Montauto (Barbolani di Montauto)
  • Principato di Scavolino
  • Ducato di Latera (ramo collaterale dei Farnese, 1408-1668)
  • Ducato di Salci (Bandini, 1568-1570; Bonelli, 1570-1860)

Dal 1713 al 1796:

Stati minori

Esisteva poi un numero indefinito di altre entità politiche (in generale feudi imperiali o vassalli di Stati maggiori) che, seppur dotate di larghe autonomie, non possono essere a rigor di termini considerate veri e propri Stati.

Altri

Si tratta di feudi imperiali e di vassalli o protettorati di Stati maggiori, limitati a pochi borghi o castelli, per la maggior parte dotati di forme più o meno estese di autonomia, ma non effettivamente indipendenti. Nessuno di essi può quindi essere considerato un vero e proprio Stato. Resta fermo che il concetto di Stato è un prodotto dell'età contemporanea e non può essere applicato, se non parzialmente, alle epoche precedenti.

  • Principato vescovile di S. Giulio e di Orta; dal 1786 ai Savoia
  • Signoria della Valsolda: agli arcivescovi di Milano da 1311 al 1784 quando viene assorbita dal Ducato di Milano
  • Contea di Limonta, Civenna e Campione: agli abati di S. Ambrogio di Milano dal 998 al 1797
  • Baronia imperiale di Retegno e Bettola, ai principi Gallio Trivulzio fino al 1768
  • Signoria di Maccagno imperiale: ai marchesi Borromeo di Angera dal 1692 al 1797
  • Stato Borromeo (Lago Maggiore, ai Borromeo)
  • Principato di Castiglione delle Stiviere: ai Gonzaga, ma di fatto occupato dalle truppe imperiali e dal 1773 all'Austria
  • Contea vescovile di Ceneda: annessa da Venezia nel 1769
  • Marchesato di Torriglia, Loano, Garbagna, Vargo e di Santo Stefano: principi Doria Landi, dal 1760 Torriglia è principato
  • Contea di Bobbio: feudo imperiale dei conti Dal Verme dal 1346 al 1748 con la cessione ai Savoia
  • Signoria di Bagnaria: principi Doria dal 1598 al 1797
  • Signoria di Cecima e S. Ponzio: indipendente dal 1533 e appartenente ai vescovi di Pavia fino al 1797
  • Marchesato di Montemarzino e Montegioco: dal 1685 appartiene agli Spinola di Los Balbases fino alla loro cessione nel 1753 ai Savoia
  • Marchesato di Savignone e Casella: Fieschi
  • Marchesato della Croce Fieschi e Vobbio: Fieschi
  • Marchesato di Campo ligure: agli Spinola di S. Luca dal 1329 al 1797
  • Signoria di Albera: prepositura ecclesiastica indipendente e feudo pontificio dal 1120 al 1797
  • Marchesato di Mulazzo e Castagnetoli (dal 1746): Malaspina, protettorato toscano
  • Marchesato di Calice e Madrignano: Malaspina del ramo di Mulazzo (dal 1710 al 1772 poi ceduto alla Toscana)
  • Marchesato di Olivola e Pallerone: Malaspina
  • Marchesato di Suvero: Malaspina
  • Marchesati di Aulla e Podenzana (uniti nel 1710): Malaspina di Podenzana
  • Marchesato di Licciana Nardi: Malaspina (dal 1795 unito alla linea Malaspina di Podenzana)
  • Marchesato di Villafranca e Garbugliaga: Malaspina Estensi (condominio di Villafranca)
  • Marchesato di Castevoli e Stadomelli: Malaspina (dal 1547 ha il condominio di Villafranca)
  • Marchesato di Malgrate, Filetto e Oramala: Malaspina
  • Marchesato della Bastia e Panicale: Malaspina (dal 1783 è unito alla linea Malaspina di Pontebosio)
  • Marchesato di Pontebosio (dal 1621): Malaspina
  • Principato di San Martino d'Este: ramo cadetto degli Este fino al 1752 poi a Modena
  • Contea di Rolo: ai Sessi fino alla loro estinzione nel 1776, poi al Ducato di Mantova
  • Contea di Civitella Ranieri: Ranieri Bourbon di Sorbello
  • Marchesato del Monte Santa Maria: Bourbon del Monte
  • Marchesato di Petrella: Bourbon del Monte
  • Marchesato di Sorbello: Bourbon del Monte
  • Contea di Vernio: in condominio dei rami dei conti Bardi
  • Principato di Scavolino
  • Ducato di Sora ai Boncompagni Ludovisi, principi sovrani di Piombino fino al 1796
  • Repubblica di Poglizza, in Croazia, sotto protettorato veneziano

Dal 1796 al 1814:

Dal 1815 al 1861:

Inoltre, nel corso dei moti del 1830-1831 e del 1848 e nel 1859, proclamarono la propria indipendenza:

  • AA. VV., I percorsi della storia - atlante, Milano, Istituto Geografico De Agostini, 1997.
  • AA. VV., Storia universale, Milano, Rizzoli Editore, 1965.
  • Costanzo Rinaudo, Atlante storico, Torino, Paravia, 1942.
  • Furio Diaz, Il granducato di Toscana. I Medici, Torino 1976
  • Yves Renouard, Le città italiane dal X al XIV secolo, Milano, BUR, 1976 2 voll.
  • Mario Ascheri, La città-Stato. Le radici del repubblicanesimo e del municipalismo italiani, Bologna, il Mulino, 2006
  • Daniel Philip Waley, Le città-repubblica dell'Italia medievale, Torino, Einaudi, 1980
  • Giorgio Chittolini, L'Italia delle civitates. Grandi e piccoli centri fra Medioevo e Rinascimento, Roma, Viella, 2015
  • Gaetano Greco, Mario Rosa, Storia degli antichi Stati italiani, Roma-Bari, Laterza, 2013
  • Onorificenze degli Stati preunitari d'Italia
  • Sovrani italiani
  • Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su antichi Stati italiani

Text submitted to CC-BY-SA license. Source: Antichi Stati italiani by Wikipedia (Historical)


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