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Juventus Football Club 2002-2003


Juventus Football Club 2002-2003


Questa voce raccoglie le informazioni riguardanti la Juventus Football Club nelle competizioni ufficiali della stagione 2002-2003.

Nell'estate 2002 a rinforzare l'organico dei campioni d'Italia giunse, inizialmente, il solo Camoranesi, oriundo argentino messosi in luce nel retrocesso Verona e che negli anni seguenti si conquisterà la maglia azzurra, ma nell'immediato chiamato a tamponare l'assenza del lungodegente Zambrotta. La stagione iniziò con la vittoria agostana della Supercoppa di Lega, grazie a un 2-1 sul Parma; nell'occasione la rete avversaria venne siglata da Di Vaio, che pochi giorni dopo sarà chiamato in extremis proprio a Torino per sopperire all'improvvisa defezione di Trezeguet, infortunatosi nel precampionato.

Il 15 settembre, in avvio di campionato, la Juventus sconfisse per 3-0 l'Atalanta. Questa, al di là dell'esito del campo, fu la prima gara casalinga disputata dopo l'accordo del giugno precedente con la municipalità torinese, che aveva permesso alla società bianconera di acquistare lo stadio delle Alpi: la Juventus ottenne così un impianto di proprietà e abbandonò l'idea, ricorrente negli anni precedenti, di lasciare la città. Sempre sul piano immobiliare, nel prosieguo della stagione la squadra cambierà anche sede di allenamento, col definitivo abbandono del vecchio stadio Comunale e il trasferimento, all'inizio del 2003, al centro Sisport di via Guala.

Sul versante sportivo, dopo due successi nelle prime due giornate, nelle successive gare la Juventus faticò: pur non perdendo mai nei primi 12 turni, e vincendo partite di cartello come la classica contro il Milan e la stracittadina in trasferta contro il Torino, riportò comunque cinque pari; tra novembre e dicembre subì poi due sconfitte di fila, contro Brescia e Lazio. Sempre in questo periodo partecipò alla seconda fase a gruppi della Champions League, dopo aver passato la prima. Il girone di andata del campionato terminò con due goleade: il 5-0 alla Reggina e il 4-1 sul campo del Chievo, in un incontro segnato dalla nebbia e dalla concessione di ben tre calci di rigore.

Il 24 gennaio morì all'età di 81 anni lo storico patron Gianni Agnelli: due giorni dopo, nella partita del Delle Alpi con il Piacenza, vinta per 2-0, Del Piero gli dedicò quello che sarà uno dei suoi più bei gol in carriera. A distanza di tre settimane, la Juventus agganciò l'Inter al comando. In coppa rimediò invece due sconfitte contro gli inglesi del Manchester Utd nell'arco di sei giorni. Il mese di marzo segnò invece il definitivo rilancio: la netta vittoria contro i nerazzurri nel derby d'Italia (3-0) diede ai bianconeri il primato in solitaria, mentre in Europa fu ottenuto l'accesso ai quarti di finale.

In aprile, la vittoria per 2-0 nella stracittadina casalinga lanciò lo sprint finale per lo scudetto, mentre in coppa gli uomini di Lippi sconfissero gli spagnoli del Barcellona. A inizio maggio sfidò per la semifinale di coppa un'altra formazione iberica, il Real Madrid: l'andata terminò 2-1 in favore dei Blancos. La successiva partita portò invece lo scudetto in casa bianconera, con il 2-2 interno contro il Perugia. In Europa, nella gara di ritorno, i madrileni vennero battuti dai bianconeri per 3-1 aprendo così loro le porte della finale. Senza però poter contare sullo squalificato Nedvěd, il 28 maggio all'Old Trafford di Manchester la Juventus cedette ai connazionali del Milan ai tiri di rigore – nella prima finale del torneo tra due club italiani –; per l'allenatore Lippi si trattò di un primato negativo, essendo alla sua terza finale di Champions persa dopo quelle del 1997 e 1998.

Lo sponsor tecnico della stagione è Lotto, mentre gli sponsor ufficiali sono Fastweb in campionato e Tamoil nelle coppe.

La prima divisa, pur presentando la classica palatura bianconera, vede questa inserita in un invasivo template che rompe nettamente con la tradizione juventina, causa la presenza di numerosi inserti neri a loro volta delimitati da piping bianchi – i quali andavano a richiamare il layout dell'allora stemma societario –; per la prima volta nella storia del club, lo Scudetto è posizionato su lato destro del petto. La maglia casalinga è abbinata a pantaloncini e calzettoni pure neri. La seconda divisa è interamente bianca, solo con piping neri a rifinire l'insieme.

























































Statistiche aggiornate al 28 maggio 2003.

Fonte: Serie A 2002/2003, su calcio.com.
Legenda:
Luogo: C = Casa; T = Trasferta. Risultato: V = Vittoria; N = Pareggio; P = Sconfitta.

In corsivo i giocatori ceduti a stagione in corso.

Area tecnica

Settore giovanile
  • Primavera
    • Allenatore: Gian Piero Gasperini
  • Primavera:
    • Campionato: semifinale
    • Coppa Italia: prima fase
    • Torneo di Viareggio: vincitore
  • Nicola Calzaretta, I colori della vittoria, Pisa, Goalbook Edizioni, 2014, ISBN 978-88-908115-9-3.
  • Juventus - Rosa 2002/2003, su calcio.com. URL consultato il 17 maggio 2015.

Text submitted to CC-BY-SA license. Source: Juventus Football Club 2002-2003 by Wikipedia (Historical)