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Calendario cinese


Calendario cinese


Il calendario cinese (chiamato anche il calendario nong o nong li) è un calendario lunisolare, cioè incorpora elementi sia dei calendari solari che di quelli lunari, usato in Cina fino al 1912, anno dell'abolizione. Con il festeggiamento del chunjie (Capodanno cinese) si ha l'inizio di questo calendario associato a un animale dello shengxiao (zodiaco cinese). Il calendario fu anche usato da molti altri popoli dell'Asia. Il suo uso in Cina è testimoniato fin dai tempi di Marco Polo. È composto da 12 mesi e anni lunghi 353, 354 o 355 giorni.

Il giorno inizia a mezzanotte ed è diviso in 12 shí, di 2 ore ciascuno, sebbene quest'ultima unità di misura del tempo sia caduta in disuso: oggi è utilizzato soltanto il termine xiǎoshí per l'ora normale, ossia 1/24 della giornata.

Quasi tutte le suddivisioni tradizionali in giorni sono ormai cadute in disuso forse a causa dell'influsso occidentale; difatti, l'odierna settimana si compone di sette giorni, così chiamati:

Si noti che i giorni della settimana sono tutti rappresentati da numeri tranne la domenica.

L'inizio di ogni mese avviene ad ogni fase di luna nuova, considerata tale dai cinesi nel momento della congiunzione fra la Luna e il Sole, ovvero quando la Luna è completamente invisibile per le zone in prossimità delle coste orientali della Cina, sul meridiano a circa 120 gradi est di Greenwich.

Nella definizione dei mesi, è importante la definizione di termine principale: è la data in cui il Sole, nel suo moto apparente attorno alla Terra, percorre un angolo multiplo di trenta gradi; l'angolo di zero gradi è definito dalla posizione del Sole il giorno dell'equinozio di primavera. Il termine principale 1 si ha quando la longitudine del Sole è di 330 gradi, il termine principale 2 quando essa è di 0 gradi, il termine principale 3 a 30 gradi, e così via. Ogni mese prende il numero del termine principale in esso contenuto. Nel caso in cui capiti che un mese contenga due termini principali, non si tiene conto del secondo. Tuttavia il termine principale 11, che coincide col solstizio d'inverno, deve sempre cadere nel mese numero 11.

Quando si hanno 13 lune piene tra l'undicesimo mese di un anno e l'undicesimo mese dell'anno successivo (ovvero tra un solstizio d'inverno e il successivo), l'anno che segue sarà lungo 13 mesi. Poiché in tale anno c'è almeno un mese che non contiene nessun termine principale, il mese successivo a questo diventa il mese aggiuntivo, che porta lo stesso numero del mese precedente.

I giorni del mese sono chiamati in modo leggermente diverso; sono raggruppati in 3 gruppi di 10, che portano diversi prefissi: chū (初) per il primo gruppo, shí (十) per il secondo e niàn (廿) per il terzo.

I primi giorni del mese cinese sono chiamati spesso con nomi diversi: 月大 (capodanno), 2月大 (seconda luna grande), 3月小 (terza luna piccola), e così via.

Nel calendario cinese gli anni sono contati seguendo un ciclo di 60 anni che si chiama Ganzhi. Fino al 1911 venivano contati partendo dal momento dell'ascesa al trono di ogni imperatore.

Ad ogni anno viene assegnato un nome composto da due parti: una radice celeste e un ramo terrestre. Le parole che costituiscono la prima parte del nome sono dieci:

È proposto il loro significato antico, giacché molti di questi simboli hanno oggi perso ogni significato; si noti che i primi cinque sono anche tuttora utilizzati come numeri ordinali, ad esempio nei contratti oppure per la nomenclatura dei composti chimici.

Le parole che costituiscono la seconda parte, quella terrestre, sono dodici; a ciascuno di essi è associato un animale dello zodiaco cinese:

Da quanto sopra risulta chiaro che lo zodiaco cinese è di durata dodecennale.

I nomi degli anni vengono creati partendo dal primo nome celeste e dal primo terrestre, e utilizzando successivamente i secondi, i terzi, ecc. delle due liste; quando si arriva all'ultimo di una delle due liste, si ricomincia dal primo di quella lista. In questo modo è possibile costruire 60 combinazioni, ossia 60 nomi di anni, che sono quelli che compongono un ciclo completo.

Si usa contare questi cicli sessantennali a partire dal 2637 a.C., quando, secondo la tradizione, il calendario cinese fu inventato (in realtà dovrebbe avere circa duemila anni).

A titolo di esempio, in tabella sono mostrati i nomi in cinese degli anni più recenti:

Si badi bene che non tutti accettano l'origine del calendario risalente al 2637 a.C. Alcuni la fanno risalire al 2697 a.C., con una sfasatura di 60 unità nel calcolo degli anni. Non è in realtà molto diffuso tra i cinesi riferirsi agli anni con i numeri in tabella (4710, ...), tant'è che molti ne ignorano addirittura l'esistenza: per gli anni è ormai capillarmente diffuso il calendario gregoriano.

Va comunque precisato che gli anni del calendario cinese non coincidono esattamente con quelli del calendario gregoriano, poiché varia necessariamente la data del capodanno: precisamente, il capodanno cinese, xīnnián, che dura quattro giorni, cade in coincidenza della prima luna nuova dopo l'entrata del Sole nel segno dell'Acquario, ossia nel momento in cui inizia il mese numero 1. Per questa ragione l'inizio dell'anno cinese cade tra il 21 gennaio e il 19 febbraio del calendario gregoriano.

Ecco l'elenco con la denominazione degli anni a partire dal 1900:

  • Astrologia cinese
  • Anno lunare
  • Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Calendario cinese
  • Convertitore anno cinese, su mandarintools.com.

Text submitted to CC-BY-SA license. Source: Calendario cinese by Wikipedia (Historical)