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Terremoti in Sicilia


Terremoti in Sicilia


Cronologia degli eventi sismici disastrosi in Sicilia con rilevante impatto sui beni architettonici, paesaggistici, storici, artistici, etnoantropologici e archeologici.

La Sicilia è una delle regioni più sismiche d'Italia come frequenza e intensità dei terremoti. Nell'elenco sono compresi gli eventi sismici di magnitudo superiori al grado 5° della scala scala Richter con epicentro registrato in territorio siciliano o nella vicina Calabria o nel bacino del Mediterraneo o causati dallo scorrimento della Placca africana che hanno interessato l'isola negli ultimi due millenni con rilevante impatto sui beni architettonici, paesaggistici, storici, artistici, etnoantropologici e archeologici delle località interessate. Per una ricerca mirata ed esaustiva si rimanda all'elenco Storico dei Terremoti o al recente (2022) Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani.

  • la scala Mercalli è espressa in unità che distinguono il grado degli "effetti" distruttivi sui manufatti.
  • la scala Richter è espressa in unità che distinguono il grado della "causa" che ha generato gli effetti distruttivi sui manufatti, espressa in energia sviluppata e liberata dallo scoppio di un quantitativo predefinito di tonnellate di tritolo.

Il criterio di valutazione è formalmente e sostanzialmente diverso. Un terremoto di potenza pari a quello del 1908 nello Stretto di Messina secondo la scala Mercalli non sarebbe preso in considerazione e classificabile in una zona desertica in quanto non produce distruzioni quantificabili e visibili ma, comporta ugualmente gravi danni incidendo sulla variazione dell'asse terrestre con conseguenze inimmaginabili sull'alternarsi giorno notte, sull'avvicendarsi delle stagioni. Altresì, un terremoto sottomarino origina onde anomale che riversano la loro energia sulle coste limitrofe indipendentemente dalla presenza di manufatti o centri abitati.

  1. Qualora non sia espressamente riportato per un determinato evento, il valore della scala Richter di un sisma è pari approssimativamente al corrispondente valore di un analogo terremoto di pari grado d'intensità della scala Mercalli. Essendo entrambe le scale di moderna concezione, le attribuzioni storiche dei valori sono effettuate sulla base dei danni riportati e ancora visibili o secondo i rendiconti e le testimonianze di storici, viaggiatori, geografi, cartografi e commentatori nelle rispettive epoche.
  2. Gli eventi che hanno interessato il comprensorio etneo, con particolare riguardo alle province di Catania e Messina, sono per la maggior parte determinati da fenomeni di natura vulcanica quindi connessi all'attività dell'Etna pertanto, si consiglia di approfondire consultando la voce eruzioni dell'Etna. Studi recenti e la continua attività di monitoraggio legano gli eventi sismici che hanno interessato la costa settentrionale messinese con l'attività vulcanica delle prospicienti Isole Eolie e ai vulcani sottomarini del mar Tirreno: Marsili, Vavilov, Palinuro, Magnaghi, Alcione, Enarete, Eolo, Glabro, Glauco, Lametini, Prometeo, Sisifo con crolli, collassi, emissioni di notevoli quantitativi di lava e conseguenti maremoti. Recenti studi portano a 15 il numero di vulcani sommersi individuati su una direttrice lunga 90 chilometri e larga 20 che si estende dalla costa a Sud di Salerno a quella calabra del cosentino. Per contro nel bacino del Mediterraneo è da sempre in corso l'attività congiunta dello scorrimento della «placca africana» e la presenza di decine di bocche effusive costituenti i Campi Flegrei del Mar di Sicilia col Vulcano Empedocle dell'Isola Ferdinandea, e i banchi coi coni Nerita e Terribile.
Luglio 2019: Durante le campagne condotte a bordo della nave da ricerca Ogs Explora, dall'Istituto nazionale di oceanografia e di geofisica sperimentale di Trieste - studio pubblicato sulla rivista Marine Geology - sono stati scoperti a pochi chilometri dalle coste della Sicilia sud occidentale, sei nuovi vulcani sottomarini localizzati tra i fondali antistanti Mazara del Vallo e Sciacca.
I coni vulcanici insistono entro 22 chilometri dalle coste sicule: Actea si trova a soli sette chilometri da Capo Granitola, i restanti rilievi si trovano a circa 14 chilometri a nord di quelli già noti del Banco Graham. I nomi tratti dalla mitologia greca sono rispettivamente: Actea, Climene, Nesea, Doride, Ianeira, Ianassa.
12 settembre 2019, L'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (INGV) comunica sulla rivista Earth & Space Science News la scoperta dei vulcani Ovidio, Enotrio e Diamante 15 chilometri al largo delle coste calabre, nell'area compresa tra Scalea, Diamante e Cetraro.
  1. Tutti i terremoti che hanno interessato le aree calabro - sicule e il bacino del Mediterraneo hanno dato luogo a maremoti - tsunami che hanno incrementato le distruzioni, il numero delle vittime e le difficoltà di soccorso per ogni singolo evento. Fa eccezione la serie di onde anomale generate dal crollo in mare di un costone del vulcano Stromboli il 30 dicembre 2002. Alta solo alcuni metri, distrusse limitate zone costiere abitate dell'isola di Stromboli, disturbò i collegamenti con la terraferma, sollecitando gli ormeggi dei natanti nei porti di Milazzo e di molte località minori fino a Capo Vaticano in Calabria. Degno di menzione il maremoto avvenuto circa 8000 anni fa che interessò il Mediterraneo devastando le coste della Sicilia orientale, l'Italia meridionale, l'Albania, la Grecia, il Nord Africa dalla Tunisia all'Egitto, spingendosi sino alle coste del vicino Oriente, dalla Palestina, alla Siria e al Libano. Determinato dallo sprofondamento in mare di una massa di 35 chilometri cubi di materiale, staccatasi dall'Etna, in seguito a un sisma di eccezionale magnitudo. L'onda iniziale generata alta oltre 50 metri raggiunse le coste esterne del Mediterraneo orientale in 3 o 4 ore, attraversando il bacino alla velocità di diverse centinaia di chilometri orari. Tale sconvolgimento determinò all'epoca la scomparsa quasi subitanea di numerosi insediamenti costieri del neolitico.
  • (ENIT) Andrea Rovida, Mario Locati, Romano Camassi, Barbara Lolli, Paolo Gasperini e Andrea Antonucci, 2022. Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani (CPTI15). Versione 4.0, Roma, Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV), gennaio 2022, DOI:10.13127/CPTI/CPTI15.4.
  • "Catalogo di libri sui vulcani e tremuoti vendibili in Napoli presso Alberto Detken", Alberto Detken, Napoli, 1866. [4]
  • "Tremuoto accaduto nella Calabria, e a Messina alli 5. Febbrajo 1783", Michele Torcia, Napoli, 1783, pagine 31. [5]
  • "Istoria e teoria de' tremuoti in generale ed in particolare di quelli della Calabria, e di Messina del MDCCLXXXIII", Giovanni Vivenzio, Stamperia Regale, 1783, pagine 56. Istoria e teoria de'tremuoti in generale ed in particolare di quelli della ... - Giovanni Vivenzio - Google Libri
  • "Istoria de' tremuoti", Giovanni Vivenzio, Stamperia Regale, 1788, Volume 1°, pagine 427. [6]
  • "Memoria sopra i tremuoti della Sicilia in marzo 1823", Abate Francesco Ferrara, Lorenzo Dato Palermo, 1823, Volume unico. [7]
  • "I Terremoti della Calabria Meridionale e del Messinese", Giuseppe Mercalli, Accademia dei Lincei, Roma, 1897.
  • (IT) Antonio Mongitore, "Della Sicilia ricercata", Volume due, Palermo, Arnaldo Forni editore, 1742 - 1743.
  • Terremoti in Calabria
  • Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su terremoti in Sicilia

Text submitted to CC-BY-SA license. Source: Terremoti in Sicilia by Wikipedia (Historical)


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