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Monte Meru (mitologia)


Monte Meru (mitologia)


Il monte Meru, sanscrito मेरु, pāli Neru, tibetano Ghialpo ri, conosciuto anche come Sumeruparvata, sans; Ri-rab lhun-po, tib.; Xiumi. cin., è noto anche come Sumeru, pāli Sineru, col significato di "magnifico Meru", è al centro del "Piccolo Universo" o Cāturdvīpakaloka dhātu ed è la montagna sacra della mitologia induista e buddista.

Segna il centro dell'universo e sorge al centro dell'Ilāvṛta, regione mediana (varṣa) del continente Jambudvipa. Confina a nord con la catena montuosa Nīla ("blu"). Si innalza nella regione dei paradisi e sulla sua cima, a nord, trova luogo il paradiso di Indra (Svarga, Svarloka o Indraloka). Su di esso splende la Stella del Nord. Alto 84.000 yojana (circa 470.000/940.000 km) è un'icona architettonica e progettuale per molti templi induisti, come il tempio di Angkor Wat in Cambogia e il tempio di Borobudur in Indonesia.

Considerato il centro del mondo, in senso esoterico e sul piano sottile, la tradizione buddista tibetana indica come sede fisica del Monte Meru sulla Terra il monte Kailash nel Tibet occidentale.

A base quadrata ogni faccia ha una caratteristica propria:

  • Est: formata da cristallo puro
  • Sud: formata da lapislazzuli blu
  • Ovest: formata da pietra di rubino
  • Nord: formata da minerale d'oro

la sua mole è possente e la sua base sprofonda nell'oceano e la sua cima si innalza nel cielo. Nel monte un albero affonda le radici nella base e spunta dalla cima oltrepassando il cielo, il suo nome è pariyatra, sans.; dPag-bSam-Shing, tib.

Formato da quattro livelli superiori e da otto sommersi è abitato nelle grotte dell'oceano e nella cavità rocciose da esseri chiamati asura che vivono in quattro grandi città.

I quattro livelli vanno letti nel seguente modo:

I quattro livelli superiori che sostengono la cima del monte a base quadrata, sono anch'essi parallelepipedi quadrati con una leggera rastremazione verso il basso, i due superiori sono Caturmaharajika, il primo dal basso, mentre la cima porta il nome di Trayastrimsha. I quattro livelli, partendo dall'alto, sono abitati in successione dai nāga o custodi dei tesori, e nei tre livelli inferiori dai suparna, danava, rakṣasa e yakṣa.

La base del monte è sostenuta da sette montagne quadrangolari che formano delle cinte inaccessibili e sono d'oro. Sono poliedri perfetti ed ognuna è la metà di quella sottostante, ognuna contiene un lago che rappresenta una virtù: leggerezza, luminosità, chiarezza, purezza, freschezza, dolcezza, gusto e odore eccellenti. Le montagne sono circondate dall'oceano salato su cui galleggiano i quattro continenti.

i continenti si posizionano nelle direzioni cardinali e ognuno di essi ha due sotto continenti più piccoli.

Collocato a est è il continente principale. Pūrvavideha è bianco a forma di mezza luna ed è affiancato dai due sotto continenti Deha e Videha. Gli abitanti hanno un'altezza pari al doppio degli umani e la loro testa è a forma di mezza luna, sono longevi e pacifici ma non conoscono il "vero" Dharma. La caratteristica principale del continente è una montagna composta da gioielli.

Collocato a sud Jambudvipa è blu a forma trapezoidale, i suoi sotto continenti sono Camara e Apacamara. È la terra dove nascono i Buddha e il Dharma prospera, gli abitanti vivono circa cento anni e ciò che caratterizza il continente è l'albero che esaudisce i desideri.

Collocato a ovest è di colore rosso e i suoi sotto continenti sono Śatha e Uttaramantrina. La sua forma è circolare e i suoi abitanti hanno un viso tondo con una statura quattro volte quella degli uomini, sono pastori e si cibano prevalentemente di latticini. la caratteristica principale di Aparagodaniya è di avere mandrie di vacche che esaudiscono tutti i desideri.

In tibetano Uttarakuru significa dalla "Voce sgradevole", è situato a nord ed è di colore verde, la sua forma è quadrata come il viso dei suoi abitanti. I sotto continenti sono Kurava e Kaurava. I suoi abitanti sono giganti che vivono nell'agiatezza si nutrono di cereali che crescono spontaneamente.

Al di sotto della montagna, che è la base del Monte Meru, si estendono i livelli infernali: otto livelli per gli inferni caldi e altrettanti otto per gli inferni freddi. Gli inferni sono abitati dai preta (fantasmi affamati) tormentati dalla fame e dalla sete.

  • Pietro Chierichetti, Sette isole Sette oceani. Il Bhumiparvan: Geografia, miti e misteri del Mahabharata, Caprie (Novaretto), Ester Edizioni, 2016, ISBN 978-88-99668-00-6.
  • Anna L. Dallapiccola, Induismo. Dizionario di storia, cultura, religione, traduzione di Maria Cristina Coldagelli, Milano, Bruno Mondadori, 2005, ISBN 978-88-6159-041-0.
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  • Klaus K. Klostermeier, Piccola enciclopedia dell'Induismo, Edizioni Arkeios, 2001, ISBN 978-88-86495-59-2.
  • Philippe Cornu. Dizionario del Buddhismo. Bruno Mondadori. Milano. 2001. ISBN 8842493740
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  • Lama Gancen Rimpoce. Autoguarigione NGALSO II. 1993. ISBN 88-86859-01-5
  • Dvipa
  • Cosmologia buddista
  • Cosmografia induista
  • Mitologia indiana
  • Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Monte Meru
  • (EN) Mount Meru, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.

Text submitted to CC-BY-SA license. Source: Monte Meru (mitologia) by Wikipedia (Historical)



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