![Carlo I di Gonzaga-Nevers Carlo I di Gonzaga-Nevers](/modules/owlapps_apps/img/errorimg.png)
Carlo I di Gonzaga-Nevers (Parigi, 6 maggio 1580 – Mantova, 22 settembre 1637) fu duca di Nevers e Rethel, VIII duca di Mantova e duca del Monferrato.
Era figlio del principe mantovano Ludovico Gonzaga-Nevers (Mantova, 1539 – Nesle, 1595) e della nobildonna francese Enrichetta di Cléves, "suo jure" duchessa di Nevers e Rethel.
Fu il fondatore all'età di 26 anni di Charleville ("città di Carlo") nel nord-est della Francia sulle sue terre di Rethel (1606) e che diventerà capitale del suo Principato. Nel 1624 fondò l'Ordine della Milizia Cristiana, il cui scopo era di alleare i Principi europei per indire una crociata contro i Turchi.
Alla morte (1627) del cugino Vincenzo II Gonzaga, ultimo discendente della linea diretta dei Gonzaga, subentrò nel diritto di successione al Ducato di Mantova incontrando l'opposizione del Duca di Savoia Carlo Emanuele I, che aveva le sue mire sul Marchesato del Monferrato, e soprattutto della Spagna e dell'impero, che non gradivano una presenza filo-francese alle porte del Ducato di Milano. Nel 1628 Ferdinando II inviò in Italia il suo commissario, il conte Giovanni di Nassau, intimando a Carlo I di consegnare i suoi Stati all'imperatore, finché non fosse deciso a chi spettasse l'infeudazione.
Scoppiò la guerra di successione di Mantova e del Monferrato. Carlo contava sull'appoggio del re di Francia Luigi XIII, che però non intervenne militarmente in suo aiuto quando l'imperatore Ferdinando II inviò nel 1629 un esercito di lanzichenecchi ad assediare Mantova, guidati dal generale Johann von Aldringen e da Mattia Galasso. L'assedio durò fino al luglio del 1630 ed alla fine la città, preda della fame e della peste che procurò 25.000 morti, cedette, e venne brutalmente saccheggiata dagli imperiali.
Le successive azioni diplomatiche permisero a Carlo, che era riparato col figlio e la nuora entro il confine dello Stato pontificio, di rientrare nel ducato, ormai allo stremo delle forze, nel 1631, e di insediarsi finalmente al governo, pur facendo diverse concessioni territoriali ai Savoia e ai Gonzaga di Guastalla. La corte mantovana, come il resto del Ducato, era talmente devastata e spoglia che la famiglia ducale dovette ricevere l'aiuto delle altre corti italiane, in special modo dalla Repubblica di Venezia, per dotarsi dei mezzi di prima necessità.
Nei successivi anni Carlo operò per la ripresa economica del Ducato, lasciando un buon ricordo della sua opera. Fu però obbligato dalla disastrosa situazione economica a completare la vendita della collezione d'arte gonzaghesca, già avviata dal suo predecessore Vincenzo II.
Carlo morì lasciando il governo al nipote in linea diretta Carlo II (i suoi figli maschi erano premorti al padre), sotto la reggenza della madre Maria Gonzaga e fu tumulato nella Basilica di Santa Barbara.
Carlo I sposò il 1º febbraio 1599 a Soissons Caterina di Lorena (1585 – 1618), dalla quale ebbe sei figli:
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