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Stellantis N.V. (in olandese: naamloze vennootschap, società per azioni) è una holding multinazionale con sede nei Paesi Bassi, produttrice di autoveicoli.
Nata dalla fusione tra i gruppi Fiat Chrysler Automobiles e PSA, la società ha sede legale ad Amsterdam, sede operativa a Hoofddorp e controlla quattordici marchi automobilistici: Abarth, Alfa Romeo, Chrysler, Citroën, Dodge, DS Automobiles, FIAT, Jeep, Lancia, Maserati, Opel, Peugeot, Ram Trucks e Vauxhall.
Il gruppo ha siti produttivi, di proprietà o in joint venture, in ventinove Paesi situati tra Europa, America, Africa e Asia.
Nel 2022 è risultato il 29º gruppo al mondo per fatturato nella Fortune Global 500.
Nel tempo ci sono stati diversi passaggi e azioni che hanno portato alla nascita del nuovo gruppo. L'ex amministratore delegato di FCA, Sergio Marchionne, prima che la FIAT completasse l’acquisizione di Chrysler avvenuta nel 2009, aveva iniziato esplorazioni circa un'ulteriore fusione con un gruppo di analoga dimensione. La morte improvvisa dello stesso nel 2018 ne ha impedito la realizzazione. Sarà il suo successore, Mike Manley, a portare a compimento questa strategia in seguito al fallito avvicinamento al gruppo Renault. Forte di precedenti collaborazioni tra Chrysler e Peugeot, Manley realizza il progetto di un'unione tra i due gruppi dell'automotive, tra loro complementari per molti aspetti.
Le due società sono geograficamente complementari per via della capillare presenza di FCA sui mercati americani, mentre PSA ha una più forte presenza sui mercati orientali, tra cui quello cinese.
I due gruppi al 2018 vantavano rispettivamente 211 013 dipendenti PSA e 198 545 dipendenti FCA.
La storia della fusione tra Fiat Chrysler Automobiles e Groupe PSA ha inizio nell'ottobre 2019:
Il logo societario è di colore blu e ha sostituito i marchi di PSA e FCA a livello aziendale.
Secondo quanto espresso dai suoi creatori, il logo interpreterebbe «la rappresentazione visiva dello spirito di ottimismo, energia e rinnovamento di un'azienda diversificata e innovativa, determinata a diventare uno dei nuovi leader della prossima era della mobilità sostenibile».
La caratteristica peculiare di questo logo riguarda le forme circolari che circondano il sesto grafema, la vocale "A" (stilizzata con due linee oblique), con l'intento di rappresentare stilisticamente delle stelle cadenti, in riferimento al significato del nome Stellantis; il termine deriva infatti dal verbo latino stello, che significa «essere illuminato di stelle» oppure «brillare/scintillare di stelle», da cui stellantis, «scintillante di stelle» (e non «pieno di stelle», ossia stellatus).
La scelta di una parola latina nasce dall'esigenza di interpretare l'antica storia dei marchi presenti nel gruppo; le stelle hanno, inoltre, la funzione di mostrare le molte eccellenze aziendali. Un'agenzia internazionale di naming spiega che le stelle hanno lo scopo di trasmettere sia il significato di sognare che quello di eccellere, significati insiti nel progetto aziendale del gruppo.
Il nome Stellantis, simbolicamente composto da un numero pari di caratteri, di cui sette consonanti e tre vocali, è stato scelto dall'agenzia francese Publicis in collaborazione con l'agenzia Nomen nel dicembre 2019, dopo una verifica sulla disponibilità della parola (e che questa fosse libera da vincoli di registrazione) e l'accettazione linguistica, al fine di evitare indesiderate interpretazioni offensive o politicamente orientate in una qualsiasi lingua conosciuta. Inoltre, è stato verificato che stellantis fosse una parola neutra dal punto di vista geografico, cioè senza significati diversi in base alle inflessioni linguistiche; anche nel mondo orientale/asiatico, dove la parola non assume alcun significato noto, né in cinese né in giapponese.
Stellantis diventa una multinazionale con 400 000 dipendenti. Mike Manley ha dichiarato che «il 40% delle sinergie verrà generato dalla condivisione di piattaforme e sistemi di propulsione, dall'ottimizzazione degli investimenti in R&S e dal miglioramento dei processi di produzione, il 35% da risparmi negli acquisti mentre il 7% arriverà da risparmi sul fronte delle spese amministrative e generali».
Il gruppo, secondo The Wall Street Journal, è il terzo produttore di auto al mondo per vendite, secondo gli ultimi dati del 2019; secondo dati di vendita più aggiornati il gruppo è il sesto nella classifica mondiale dei produttori di autoveicoli: ciò a causa della crisi di vendite in Europa per via della pandemia di COVID-19 e del relativo sviluppo delle vendite in Cina dove il gruppo è più debole della concorrenza.
Stellantis si compone di quattordici marchi automobilistici:
Stellantis ha a disposizione stabilimenti in ventinove paesi del mondo, con più di cinquanta impianti di proprietà e in joint venture tra Fiat Chrysler Automobiles e Groupe PSA.
Le capacità produttive di Stellantis sono diverse a seconda del gruppo di provenienza: in Europa gli stabilimenti FCA funzionano in media al 55% della capacità e quelli PSA al 68%, mentre in Nord America quelli FCA funzionano in media al 75%, secondo quanto affermato da un analista di una società di ricerche in ambito automobilistico (LMC Automotive Ltd).
Il consiglio di amministrazione di Stellantis è composto da undici membri: cinque nominati da FCA e dal suo azionista di riferimento Exor, cinque dagli azionisti di riferimento di PSA e infine dall'amministratore delegato del nuovo gruppo, Carlos Tavares, già precedentemente presidente e direttore generale di PSA.
I poteri esecutivi sono congiunti tra John Elkann (presidente, già presidente esecutivo di FCA e della holding della famiglia Agnelli, Exor) e Carlos Tavares (amministratore delegato). L'intera organizzazione aziendale è articolata come un'organizzazione a matrice.
I principali azionisti del gruppo, alla data di conclusione della fusione sono:
I due gruppi hanno annunciato la nascita della nuova società mediante una fusione paritetica, nel dettaglio, si è trattata a livello legale dell'acquisizione per incorporazione di Peugeot (PSA) in Fiat Chrysler Automobiles (FCA), mentre ai fini contabili è avvenuto l'opposto individuando in PSA l'entità acquirente e in FCA quella acquisita.
Secondo quanto previsto dal contratto di fusione nessun azionista può esercitare più del 30% dei diritti di voto espressi in assemblea.
Analisti finanziari, come riportato da MF Milano Finanza e altri, ritengono una vera e propria acquisizione quella di PSA nei confronti di FCA dal momento che cinque membri del consiglio d'amministrazione di Stellantis su dieci sono di provenienza PSA, che l'amministratore delegato di PSA diventa l'attuale numero uno di Stellantis e infine il fatto che ai soci di Fiat-Chrysler viene riconosciuto un premio economico sotto forma di dividendo straordinario. Questo dividendo previsto, a causa della COVID-19, sarà diminuito da 5,5 miliardi di € a 2,6 miliardi di €, con una compensazione in azioni pari a una quota del 46% del totale del flottante azionario di Faurecia, controllata da PSA. Ciò per garantire una fusione alla pari viste le diverse capitalizzazioni dei due gruppi confluenti in Stellantis, visto che PSA paga un premio del 32% per arrivare alla fusione con una composizione azionaria 50-50.
Secondo analisti francesi la situazione è preoccupante per il temuto rischio di ridimensionamenti nei siti produttivi francesi; anche se questi viaggiano al pieno della capacità produttiva al contrario di quelli italiani. Ciò perché la FCA ha contratto un prestito COVID-19 con lo Stato Italiano, che proteggerebbe l'occupazione dei siti italiani. Sebbene il prestito ricevuto da FCA nel 2020, erogato da Banca Intesa Sanpaolo e garantito dalla società pubblica SACE, contenga clausole legate al reinvestimento esclusivamente in Italia dei fondi ricevuti, Fiat in passato ha cessato le attività nello stabilimento siciliano di Termini Imerese negli stessi anni in cui riceveva investimenti pubblici. Il 28 gennaio 2022 Stellantis ha rimborsato in anticipo il prestito garantito da SACE.
Al contrario fonti sindacali italiane lamentano che nel consiglio d'amministrazione di Stellantis non c'è alcun rappresentante dei dipendenti italiani mentre c'è Jacques de Saint-Exupery a rappresentare quelli francesi. Infatti, Fiona Clare Cicconi, nominata da FCA, nominalmente rappresentante dei lavoratori italiani è stata responsabile delle risorse umane di Astrazeneca. I sindacati italiani lamentano che: «Fca ha deciso di fare da sé nell’individuare il componente che dovrebbe, simmetricamente a quello già presente in Psa, rappresentare i lavoratori in Stellantis».
Sono state espresse critiche anche sulla presenza in Stellantis, come azionista, dello Stato Francese attraverso la banca pubblica "Bpifrance". Questo potrebbe rappresentare una forte tutela a favore del mantenimento dei posti di lavoro e degli stabilimenti in Francia, a danno delle controparti italiane che invece non sono rappresentate all'interno dell'azionariato da un soggetto riconducibile allo Stato Italiano.
È rilevante il fatto che Stellantis ha circa 400 000 dipendenti che producono 8,7 milioni di veicoli all'anno (8,1 nel 2019), mentre al confronto, la General Motors impiega 180 000 dipendenti per produrre 8,4 milioni di unità. Nel luglio 2020 FCA ha inviato una lettera ai propri fornitori chiedendo di interrompere le attività di sviluppo sulla componentistica da destinare a modelli di segmento B. Secondo alcuni osservatori la ricerca di economie di scala, dichiarato dalle parti come obiettivo della fusione, e la decisione di puntare sulle piattaforme del Gruppo PSA per il lancio di nuovi modelli potrebbe avere ripercussioni negative sull'indotto italiano.
L'IG Metall ha espresso la preoccupazione circa possibili tagli di posti di lavoro in Opel.
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