Il Sacro militare ordine costantiniano di San Giorgio SMOCG è un ordine religioso cavalleresco di collazione, da ultimo legato alla casata dei Borbone-Due Sicilie.
La leggenda narra che l'Ordine sarebbe stato fondato dall'imperatore Costantino, che l'avrebbe costituito dopo la vittoria contro Massenzio nella battaglia di Ponte Milvio, successo ottenuto grazie al favore divino manifestatosi con l'apparizione in cielo della croce accompagnata dalla scritta “In hoc signo vinces. La nascita reale dell'ordine è invece legata alla famiglia degli Angeli Flavi, una dinastia cattolica dei Balcani nel XVI secolo.
L'Ordine si propone la glorificazione della croce, la propagazione della fede cattolica e la difesa della Chiesa apostolica romana, cui è strettamente legato. Condizione necessaria, infatti, per divenire membri dell'Ordine è professare la religione cattolica apostolica romana. L'Ordine, inoltre, si propone anche di dare il suo maggior contributo d'azione e di attività alle due grandi opere eminentemente sociali dell'assistenza ospedaliera e della beneficenza.
Dal 1960 l'ordine è conteso dalla morte di Ferdinando Pio di Borbone-Due Sicilie, così come il ruolo di capo della casata dei Borbone Due Sicilie. A rivendicare il titolo di Gran Maestro dell'Ordine sono i principi Carlo di Borbone-Due Sicilie, Duca di Castro (ramo franco-napoletano) e Pietro di Borbone-Due Sicilie, Duca di Calabria (ramo spagnolo-napoletano).
Relativamente alla Legge 178/1951, i due rami dell'Ordine sono riconosciuti dallo Stato Italiano come "ordine dinastico non nazionale" legittimamente conferibile ed il suo uso sul territorio italiano è autorizzabile a domanda dal Ministero degli affari esteri. Dal 1º agosto 2011, l'Ordine guidato dal principe Carlo di Borbone-Due Sicilie, Duca di Castro, gode dello status consultivo del Consiglio economico e sociale delle Nazioni Unite a New York, Ginevra e Vienna.
La leggenda vuole che la fondazione dell'ordine si attribuisce tradizionalmente all'imperatore romano Costantino I, e collocata nel 313, e all'imperatore bizantino Isacco II Comneno, della dinastia degli Angeli (che si dichiarava discendente di Costantino) nel 1190, ad imitazione degli ordini monastico militari sorti in oriente a seguito delle crociate. Su ordine del gran maestro Alessio V Angelo Flavio Comneno, Imperatore d'Oriente, i Cavalieri Costantiniani avrebbero partecipato alla prima crociata dal 1099 e nel 1209 l'Ordine partecipò alla Crociata Albigese, voluta dal papa Innocenzo III, agli ordini del gran maestro Alessio Andrea Angelo Flavio Comneno.
La leggenda della nascita dell'ordine (che include i presupposti legami a Costantino, San Giorgio, e le crociate) appare per la prima volta dopo la caduta di Costantinopoli e la cattura di Rodi da parte degli Ottomani. Benché la leggenda implichi gli imperatori Bizantini nella storia dell'ordine, in realtà gli ordini cavallereschi (come questo stesso, i Templari, o gli Ospedalieri) non esistevano come istituzione nell'Impero Bizantino ma sono legati all'Europa occidentale. Il ruolo degli imperatori Bizantini come Gran Maestri dell'ordine è frutto di fabbricazioni successive.
La nascita dell'ordine è invece legata alla famiglia degli Angeli Flavi, una dinastia cattolica dei Balcani. Gli Angeli Flavi reclamavano varie discendenze, tra cui quella da Constantino I (ritenuta dagli storici moderni fittizia) e da Isacco II Angelo (ritenuta improbabile ma possibile dagli storici). La data di nascita esatta dell'ordine è sconosciuta, ma deve essere apparso all'inizio del '500. Fonti secondarie danno notizia dei primi statuti noti dell'ordine risalgono al 1522 ad opera di Giovanni II Cesare Nemagna Paleologos e descrivono l'ordine col nome di «Milizia Aureata Angelica Costantiniana sotto il titolo di Santo Stefano e la protezione di San Giorgio». Tra i "compatrioti" dell'ordine vi era anche la famiglia degli Angeli Flavi. Non è certo se questo ordine fosse quello attuale, di cui poi gli Angeli Flavi abbiano preso il comando, oppure uno precedente.
Nel cinquecento vennero ascritti a Michele VIII Paleologo (imperatore di Costantinopoli 1261–1282) i statuti e privilegi dell'ordine. Questi decreti dell'imperatore (ad oggi giudicati dagli storici fabbricazioni) garantivano alla famiglia degli Angeli Flavi il diritto di creare "Milites Constantinianos, sue aureatos Equites, sub Regula Beati Basilij, & Titulos sanctyi Georgij totius Græcis Patronis, Militantes cum Cruce Rubea signatos, & signo aureo in medio ipsius Crucis…". Avere la figura di Michele VIII Paleologo come uno dei fondatori dell'ordine era particolarmente allettante per gli Angeli Flavi del cinquecento, poiché questo imperatore aveva provato a riunire le chiese cattolica ed ortodossa al Concilio di Lione II. In realtà questi statuti, datati nei documenti 1293-94, non possono essere autentici poiché l'imperatore era allora morto da più di dieci anni. Un motu priorio di Paolo III, Cum sicut accepimus, datato tra il 1545-49 conferma questi privilegi dati da Michele VIII Paleologo per le creazione di cavalieri del toson d'oror, ma non menziona l'ordine costantiniano. Così, il papa diede una conferma legale e storica a tali privilegi della famiglia degli Angeli Flavi, ritenuti antichi ma in realtà di fabbricazione recente.
Uno dei primi documenti certi a descrivere l'ordine è da parte di Alessandro Riario, protonotario apostolico, e parente alla lontana degli Angeli, che rilasciò il «Processus fulminatus ad favorem Ordinis Militaris, sub titulo sancti Georgij» il 10 giugno 1568. Questo documento contiene la descrizione dell'ordine e i privilegi dei Gran Maestri.
Una delle prime menzioni scritte di questo ordine è costituita dal breve apostolico Quod alias di papa Giulio III, con cui il pontefice riconosceva la dignità di gran maestro dell'ordine ad Andrea Angelo Flavio Comneno. La cronologia storicamente accertata dei gran maestri inizia pertanto da questi, morto nel 1580. Suo fratello Girolamo era stato co-gran maestro a partire dagli anni '70 del XVI secolo fino alla sua morte, ma ad Andrea successe il nipote Pietro II dal 1580 fino alla morte nel 1592. Gli successe a sua volta il figlio maggiore Giovanni Andrea (1569-1630), alla cui morte il magistero passò al nipote Angelo (ancora minore d'età fino al 1634), morto nel 1678. Gli succedettero il fratello Marco, ma per poco, poiché morì l'anno dopo, ed in seguito un altro fratello, Girolamo, morto nel 1687, cui successe il fratello Giovanni Andrea, l'ultimo della famiglia, morto nel 1703. Sopravvisse loro una nipote di nome Laura, figlia di Girolamo, suora nel 1756.
L'ultimo discendente del casato, il principe Giovanni Andrea Angelo Flavio Comneno, nel 1698, concesse il gran magistero dell'ordine al duca di Parma Francesco Farnese e il contratto di cessione venne sancito dal breve papale Sincerae fidei di papa Innocenzo XII del 1699. Questo fu approvato dal papa Innocenzo XII il 24 ottobre 1699 con il breve apostolico Sincerae fidei e confermata da papa Clemente XI il 20 aprile 1701 con il breve apostolico Alias feliciter. Gli statuti dell'ordine subirono una revisione nel 1706 e una conferma definitiva della cessione al casato farnese con bolla papale Militantis Ecclesiae di papa Clemente XI del 1718. In quell'anno il duca scelse come sede dell'ordine la chiesa di Santa Maria della Steccata, da allora detta anche "chiesa magistrale". Tale conferma papale, fu anche frutto della costituzione di un reparto militare che combatté in difesa della cristianità. Infatti a partire dal febbraio del 1717, venne creato il Reggimento Costantiniano, per dare supporto alle truppe della Repubblica di Venezia e del Sacro Romano Impero contro i Turchi in Dalmazia. Il Reggimento, comandato dal conte piacentino Federico dal Verme e da altri nobili, era composto da 8 compagnie, per un totale complessivo di circa 2000 uomini.
Nel 1727 all'ultimo discendente della dinastia dei Farnese, il duca Antonio Farnese, succedette nel gran magistero dell'ordine, per scelta di quest'ultimo, l'infante di Spagna don Carlo di Borbone, figlio della nipote Elisabetta Farnese. Dopo il 1736 quando l'Austria occupò Parma, Carlo di Borbone mantenne le sue funzioni di gran maestro ed il controllo della chiesa di Santa Maria della Steccata, anche se era già sovrano di Napoli. Asceso al trono di Spagna con il nome di Carlo III, cedette al suo figlio terzogenito, l'infante don Ferdinando, oltre al Regno delle Due Sicilie, il gran magistero costantiniano, trasmissibile ai figli maschi primogeniti ("primogeniti farnesiani"). Il trasferimento del gran magistero dell'ordine costituì un atto separato, avvenuto dieci giorni dopo il passaggio del trono di Napoli e Sicilia.
In seguito l'ordine venne tramandato a tutti i successori sul trono delle Due Sicilie ed ha continuato ad essere conferito fino ad oggi, nell'ambito del patrimonio dinastico della famiglia dei Borbone.
L'ordine è conteso dalla morte di Ferdinando Pio di Borbone-Due Sicilie, avvenuta nel 1960, insieme al ruolo di capo della casata dei Borbone Due Sicilie, in seguito alla disputa dinastica tra i due rami.
L'ordine ha la seguente organizzazione:
Gran Maestro
reale deputazione:
gran prefetto
gran priore
gran cancelliere
gran tesoriere
presidente della reale deputazione
vice presidente
segretario
deputati
Delegazioni nazionali:
delegato
vice delegato
priore della delegazione
rappresentante provinciale
delegazioni estere:
delegato
vice delegato
priore della delegazione
(36) Andrea Angelo Flavio Comneno, principe di Macedonia, duca di Drivasto e Durazzo 1570-1580
(36) Girolamo Angelo Flavio Comneno, principe di Macedonia, duca di Drivasto e Durazzo 1570-1591 (co-Gran Maestro)
(37) Pietro II Angelo Flavio Comneno, principe di Macedonia, duca di Drivasto e Durazzo 1580 – 1592
(38) Giovanni Andrea I Angelo Flavio Comneno, principe di Macedonia, duca di Drivasto e Durazzo 1572 – 20 luglio 1623
(39) Marino Caracciolo, principe di Avellino 20 luglio 1623 – 1627
Giovanni Andrea I Angelo Flavio Comneno, principe di Macedonia, duca di Drivasto e Durazzo (per la seconda volta) 1627 – 1630
(40) Angelo Maria Angelo Flavio Comneno, principe di Macedonia, duca di Drivasto e Durazzo 1634 – 1678
(41) Marco Angelo Flavio Comneno, principe di Macedonia, duca di Drivasto e Durazzo 1678 – 1679
(42) Girolamo II Angelo Flavio Comneno, principe di Macedonia, duca di Drivasto e Durazzo 1679 – 1687
(43) Giovanni Andrea II Angelo Flavio Comneno, principe di Macedonia, duca di Drivasto e Durazzo 1687 – 1699
(44) Francesco I Farnese, duca di Parma e Piacenza 1699 – 26 febbraio 1727
(45) Antonio Farnese, duca di Parma e Piacenza 26 febbraio 1727 – 20 gennaio 1731
(46) Carlo di Borbone, re di Napoli e di Sicilia 20 gennaio 1731 – 1759
(47) Ferdinando IV di Borbone, re di Napoli e III di Sicilia, poi Ferdinando I delle Due Sicilie 1759 – 4 gennaio 1825
(48) Francesco I di Borbone, Re del Regno delle Due Sicilie 4 gennaio 1825 – 8 novembre 1830
(49) Ferdinando II di Borbone, Re del Regno delle Due Sicilie 8 novembre 1830 – 22 maggio 1859
(50) Francesco II di Borbone, Re del Regno delle Due Sicilie 22 maggio 1859 – 27 dicembre 1894
(51) Alfonso di Borbone-Due Sicilie, Conte di Caserta, 27 dicembre 1894 – 26 maggio 1934
(52) Ferdinando Pio di Borbone-Due Sicilie, Duca di Calabria, Conte di Caserta (1894-1934), 26 maggio 1934 – 7 gennaio 1960
(53) Ranieri di Borbone-Due Sicilie, Duca di Castro (1960-1966) / Alfonso Maria di Borbone Due Sicilie (1960-1964)
(54) Ferdinando Maria di Borbone-Due Sicilie, Duca di Castro (1966-2008) / Don Carlos Maria di Borbone-Due Sicilie, Duca di Calabria (1964-2015)
(55) Carlo di Borbone-Due Sicilie, Duca di Castro (2008- in carica) / Don Pietro di Borbone Due Sicilie Duca di Calabria (2015- in carica)
Si può divenire membri dell'Ordine per cooptazione, esclusivamente su presentazione di membri di alto lignaggio o per motu proprio del Gran Maestro. Non si chiede di essere ammessi all'Ordine, ma si viene invitati a farne parte.
I membri vengono suddivisi in 3 categorie in base allo "status" personale:
Giustizia: possono aspirare Principi e Principesse della Real Famiglia, Sovrani e Principi Esteri, Cardinali di Santa Romana Chiesa, Capi di Stato e di Governo, Rappresentanti delle più cospicue Famiglie Nobili, Coloro che abbiano il possesso della nobiltà generosa (4/4) di almeno 200 anni dei quattro Avi, e Coloro che siano rivestiti di Altissime Dignità o avessero specialissime benemerenze.
Grazia: possono aspirare Coloro che, pur non essendo in grado di fornire tutte le prove richieste dalla Categoria di Giustizia, appartengono a famiglie di antica e provata nobiltà (2/4); tutti gli Ecclesiastici e Coloro che fossero per altri titoli eccellenti.
Merito: o possono aspirare Coloro che si siano resi meritevoli per pregi personali o per servizi resi all’Ordine.
Il numero dei Balì Cavalieri e Dame di Gran Croce di Giustizia decorati del Collare non può essere superiore a 50;
Il numero dei Cavalieri e Dame di Gran Croce di Giustizia è limitato a 65;
Il numero dei Cavalieri e Dame di Gran Croce di Grazia è limitato a 100;
Il numero dei Cavalieri e Dame di Gran Croce di Merito è limitato a 150;
Illimitato il numero dei Cavalieri e Dame degli altri Gradi
Vengono inoltre concesse per particolari meriti verso l'Ordine, le seguenti medaglie di benemerenza:
Medaglia d'oro di benemerenza
Medaglia d'argento di benemerenza
Medaglia di bronzo di benemerenza
Diploma speciale di benemerenza
Si può divenire membri dell'Ordine per cooptazione, esclusivamente su presentazione di membri di alto lignaggio o per motu proprio del Gran Maestro. Non si chiede di essere ammessi all'Ordine, ma si viene invitati a farne parte.
I membri vengono suddivisi in 3 categorie in base allo "status" personale:
Giustizia: riservato a coloro che dimostrino 4/4 di nobiltà da almeno 200 anni.
Grazia: riservato a coloro che dimostrino 2/4 di nobiltà in linea paterna da almeno 200 anni o che facciano parte di famiglia di antica e provata nobiltà, e ad ecclesiastici che se ne siano resi degni.
Merito: riservato a cavalieri che godono della nobiltà personale, che si siano resi meritevoli per pregi personali e per servizi resi all'Ordine.
I membri hanno diritto a dotare il proprio stemma araldico delle insegne dell'Ordine Costantiniano, rispettando le seguenti norme araldiche:
Balì, Cavalieri di Gran Croce di Giustizia: sono autorizzati a portare la Croce dell'Ordine quale Capo del proprio stemma nobiliare; quest'ultimo può essere cinto dal Collare Costantiniano (per coloro che lo hanno ricevuto), oppure dal nastro blu cielo, con la Croce, la Corona, il Trofeo Militare e il S. Giorgio a cavallo che uccide il drago, sospeso il tutto.
Cavalieri di Gran Croce di Giustizia: Sono autorizzati a cingere il proprio stemma col nastro blu cielo e la placca d'oro di Giustizia, sospesa.
Cavalieri di Gran Croce di Grazia e di Merito: Sono autorizzati a cingere il proprio stemma col nastro blu cielo e la placca d'argento, sospesa.
Cavalieri di Giustizia: Sono autorizzati a cingere il proprio stemma col nastro blu cielo (in proporzione più stretto della banda di Gran Croce) e la Croce dell'Ordine, con Corona e Trofeo Militare, sospesi.
Cavalieri di Grazia: Sono autorizzati a cingere il proprio stemma a partire dalla terza zona superiore dello scudo, col nastro blu cielo e la Croce dell'Ordine con la corona, sospesa.
Cavalieri di Merito: Possono appendere la Croce dell'Ordine al nastro blu cielo al di sotto dello scudo.
Cavalieri d'Ufficio: Possono appendere la Croce dell'Ordine, al di sotto dello scudo.
"Croce del Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio": è di oro gigliata, smaltata di color porporino, a forma greca, caricata alle quattro estremità dalle lettere I.H.S.V. (In Hoc Signo Vinces) e nel centro ha il Cristogramma XP e, sui bracci della Croce, ha le lettere greche Alfa ed Omega. Il nastro dell'Ordine è di seta ondata celeste
"Labaro dell'ordine", ispirato dalla descrizione del labaro di Costantino, nel testo greco dello storico Eusebio, approvato da Alfonso di Borbone-Due Sicilie, conte di Caserta, gran maestro, e benedetto da papa Benedetto XV il 22 dicembre 1913.
"Bandiera del gran magistero": in stoffa di seta di colore bianco, di forma quadrata, della misura di 100 cm di altezza e 100 cm di larghezza. È bordata da una grande frangia d'oro, con in ricamo da entrambi i lati la Croce costantiniana, di 70 cm di altezza. Nei quattro angoli di ambo i campi vi sono ricamati in oro quattro gigli, nel mezzo di una ghirlanda di alloro di forma ovale. L'asta è fasciata di velluto rosso e ornata di bullette di ottone dorato a linea spirale. La freccia è a forma di lancia con una costolatura verticale in rilievo in ambo i lati.
"Bandiera dei delegati": come la precedente senza il ricamo dei gigli agli angoli e della ghirlanda d'alloro.
"Bandiera del Sacro militare ordine costantiniano di San Giorgio": come la precedente senza fascia d'oro laterale
Federico I Barbarossa, imperatore del Sacro Romano Impero
Enrico VI di Svevia, imperatore del Sacro Romano Impero
Riccardo I Cuor di Leone, re d'Inghilterra
Filippo II, re di Francia
Guglielmo II, re di Sicilia
Alfonso II, re d'Aragona
Casimiro, re di Polonia
Alfonso IX, re di Castiglia
Sancho VI, re di Navarra
Gaetano Filangieri, giurista e filosofo italiano
Papa Pio XII
Francesco Cossiga, presidente della Repubblica Italiana
Oscar Luigi Scalfaro, presidente della Repubblica Italiana
Silvio Berlusconi, politico italiano
Lamberto Dini, politico italiano
Maria Elisabetta Alberti Casellati, politica italiana
Alberto II di Monaco, sovrano del Principato di Monaco
Franco Frattini, politico italiano
Francesco Filiasi, marchese di Carapelle e progettista aeronautico
Antonino Zichichi, fisico e divulgatore scientifico italiano
Balì di Gran Croce
Vittorio Emanuele di Savoia, principe di Napoli
Emanuele Filiberto di Savoia, principe di Venezia
Cardinal Angelo Bagnasco
Cardinal William Wakefield Baum
Roberto Ugo di Borbone-Parma, capo della casata di Borbone-Parma
Arciduca Simeone d'Asburgo
Giovanni d'Asburgo-Lorena, conte di Merano e reggente dell'Impero tedesco
Luigi d'Asburgo-Lorena, arciduca d'Austria e principe di Toscana
Giuseppe Carlo Luigi d'Asburgo-Lorena, arciduca d'Austria e generale dell'esercito austro-ungarico
Duarte Nuno di Braganza, duca di Braganza e pretendente al trono portoghese
Duarte Pio di Braganza, duca di Braganza e pretendente al trono portoghese
Infante di Portogallo Enrico di Braganza
Principe Carlo Emanuele di Borbone-Parma
Simeone II di Bulgaria, zar e poi primo ministro di Bulgaria
Paolo di Grecia, re degli Elleni
Costantino II di Grecia, re degli Elleni
Andrew Bertie, Gran maestro del Sovrano Militare Ordine di Malta
Giacomo Dalla Torre del Tempio di Sanguinetto, gran maestro del Sovrano Militare Ordine di Malta
Cardinal Giacomo Biffi
Vicente de Cadenas y Vicent, Re d'armi spagnolo
Cardinal Carlo Caffarra
Carlo di Württemberg, figlio di Filippo Alberto di Württemberg, capo del xasato di Württemberg
Principe Francesco Guglielmo di Prussia, marito di Marija Vladimirovna Romanova
Federico Guglielmo di Hohenzollern-Sigmaringen, capo del casato principesco di Hohenzollern-Sigmaringen
Principe Giovanni Giorgio di Hohenzollern-Sigmaringen, marito di Brigitta di Svevia
Cardinal Józef Glemp
Giacomo Enrico di Borbone-Spagna, duca di Segovia e pretendente legittimista al trono di Francia
Andrzej Ciechanowiecki
Cardinal Pietro Palazzini
Cardinal Andrea Cordero Lanza di Montezemolo
Cardinal Gerhard Ludwig Müller
Cardinal Giovanni Battista Re
Cardinal Gianfranco Ravasi
Cardinal Carlos Osoro Sierra
Cardinal Antonio Cañizares Llovera
Cardinal Jean-Claude Hollerich
Cardinal Dominique Mamberti
Cardinal Dominik Duka
Cardinal Eduardo Martínez Somalo
Cardinal Antonio María Rouco Varela
Cardinal Carlos Amigo Vallejo
Cardinal James Michael Harvey
Cardinal Willem Jacobus Eijk
Cardinal George Pell
Cardinal Darío Castrillón Hoyos
Cardinal Gilberto Agustoni
Cardinal Fernando Cento
Cardinal Giovanni Cheli
Cardinal Anthony Bevilacqua
Cardinal Zenon Grocholewski
Cardinal Antonio Innocenti
Cardinal Arcadio María Larraona Saralegui
Principe Gabriele di Borbone-Due Sicilie
Principe Giorgio di Baviera
Ottone d'Asburgo-Lorena, capo del casato d'Asburgo-Lorena
Isabella II di Spagna, regina di Spagna
Juan Carlos I di Spagna, re di Spagna
Edoardo, principe di Anhalt
Alfonso di Borbone Dampierre, duca d'Angiò e di Cadice, e pretendente legittimista al trono di Francia
Letsie III del Lesotho, re del Lesotho
Arcivescovo Antonio Mennini
Arcivescovo John Michael Miller
Arcivescovo Gabriel Montalvo Higuera
Carlos Fitz-James Stuart, XIX duca di Alba
Guy Stair Sainty, mercante d'arte inglese
Principe Rupert Loewenstein, manager finanziario dei The Rolling Stones
Cardinal Vincent Nichols
Arcivescovo George Stack
Dame di Gran Croce di Giustizia
Cayetana Fitz-James Stuart, XVIII duchessa di Alba
Federica di Hannover, regina consorte degli Elleni
Irene di Grecia, principessa della Corona di Grecia
Isabella Alfonsa di Borbone-Due Sicilie, contessa Zamoyska
Cécile La Grenade, governatrice generale di Grenada
** Leonida Bagration-Mukhrani, granduchessa consorte di Russia
Infanta Margherita di Borbone-Spagna, duchessa di Soria
Principessa Maria des Neiges di Bourbon-Parma, ornitologa
Maria de los Dolores di Borbone-Due Sicilie, principessa Czartoryska
Maria de la Esperanza di Borbone-Due Sicilie, principessa d'Orléans-Braganza
Maria di Grazia di Borbone-Due Sicilie, principessa d'Orléans-Braganza attraverso il suo matrimonio con il principe Luigi Maria Filippo d'Orléans e Braganza
Maria Ludovica Teresa di Baviera, duchessa consorte di Calabria
Principessa Maria Mercedes di Borbone-Due Sicilie, madre di Juan Carlos I di Spagna
Marie Christine von Reibnitz, principessa del Regno Unito
Sofia di Grecia, regina consorte di Spagna
Principessa Urraca di Borbone-Due Sicilie
Vittoria Eugenia di Battenberg, regina consorte di Spagna
Altre o Sconosciute Classi di Dame
Maria Adelaide di Savoia-Genova, principessa di Arsoli
Marta Linares de Martinelli, first lady di Panama, moglie di Ricardo Martinelli
María Clemencia Rodríguez Múnera, first lady della Colombia, moglie del presidente della Colombia Juan Manuel Santos
Barbara Tuge-Erecińska, politica polacca
Cavalieri di Gran Croce di Giustizia
Adalberto di Baviera, storico, scrittore e ambasciatore tedesco
Alfonso di Braganza, principe di Beira
Emanuele Filiberto di Savoia, principe di Venezia
Alberto d'Asburgo-Teschen, duca di Teschen e generale austriaco
Alessandro II di Russia, zar di Russia
Alfonso d'Orléans, duca di Galliera
Alfred von Windisch-Graetz, principe di Windisch-Grätz e ufficiale dell'esercito austriaco
Principessa Béatrice di Borbone-Due Sicilie, madre di Jean-Christophe, Prince Napoléon, capo del casato Bonaparte
Boris III di Bulgaria, zar di Bulgaria
Agostino Borromeo, storico italiano
Cardinal Desmond Connell
Cardinal Timothy Dolan
Ernesto Luigi d'Assia, granduca d'Assia e del Reno
Eugenio di Savoia-Genova, duca di Genova
Ferdinando I di Bulgaria, zar di Bulgaria
Ferdinando Maria di Borbone-Due Sicilie, duca di Castro
Matthew Festing, Gran Maestro del Sovrano militare ordine di Malta
Francesco Giuseppe I d'Austria, Imperatore dell'Impero austro-ungarico
Francesco Carlo d'Asburgo-Lorena, erede al trono d'Austria
Federico d'Asburgo-Teschen, duca di Teschen
Georg von Hohenberg, duca di Hohenberg
Carlos Gereda y de Borbón, gran maestro dell'Ordine di San Lazzaro
Giovanni d'Orléans, pretendente orléanista-unionista al trono di Francia
Juan Carlos I di Spagna, re di Spagna
Principe Lorenzo del Belgio
Leopoldo II di Toscana, granduca di Toscana
Leopoldo di Borbone-Due Sicilie, principe di Salerno
Cardinal Edoardo Menichelli
Klemens von Metternich, ministro di Stato dell'Impero austriaco
Cardinal Cormac Murphy-O'Connor
Cardinal Mario Nasalli Rocca di Corneliano
Christopher de Paus, collezione d'arte norvegese
Pietro II del Brasile, Imperatore del Brasile
Principe Pedro Carlos di Orléans-Braganza, capo del ramo di Petrópolis del Casato d'Orléans-Braganza
Principe Pedro Gastão di Orléans-Braganza, capo del ramo di Petrópolis del Casato d'Orléans-Braganza
Géraud Michel de Pierredon, balivo del Sovrano Militare Ordine di Malta
Stefano d'Asburgo-Lorena, duca d'Austria e palatino d'Ungheria
Conrad Swan, ufficiale e Re d'armi della Giarrettiera canadese
Cardinal Luigi Traglia
Cardinal Augusto Vargas Alzamora
Vittorio Emanuele di Savoia, principe di Napoli
Vladimir Kirillovič Romanov, granduca di Russia
Guglielmo Alberto di Montenuovo, conte di Montenuovo e generale della cavalleria dell'Impero austriaco
Cardinal Thomas Joseph Winning
Cavalieri Commendatori di Giustizia
Cavalieri di Gran Croce di Merito
Carlos Abascal, politico messicano
Bertie Ahern, politico irlandese
Anthony Bailey, consulente per le pubbliche relazioni inglese
John Bruton, politico irlandese
Salvatore Cuffaro, politico italiano
Erich Feigl, produttore e autore austriaco di film documentari
Arnaldo Forlani, politico italiano
Giustino Fortunato, politico italiano e primo ministro delle Due Sicilie
Elmar Theodor Mäder, capo della Guardia Svizzera Pontificia
Joaquín Navarro-Valls, giornalista spagnolo
Abel Pacheco de la Espriella, presidente della Costa Rica
Cardinal Gianfranco Ravasi
Vescovo Fernando Arêas Rifan
Vescovo Marcelo Sánchez Sorondo
José Sarney, presidente del Brasile
Charles Savarin, presidente della Dominica
Arcivescovo Giovanni Tonucci
Cavalieri Commendatori o Cavalieri di Merito
Gabriele Albertini, politico italiano
David Alton, politico inglese
Gino Lupini, ex giocatore professionista di rugby italo-sudafricano
Enrico Salati, primo ministro di Parma e Piacenza
Altre o sconosciute classi di cavalieri
Mark Watson-Gandy, avvocato inglese
János Áder, presidente dell'Ungheria
Giulio Andreotti, politico italiano
ArcivescovoBernard Barsi
Matthäus Casimir von Collin, poeta austriaco
John D. Faris, corepiscopo della Chiesa siro-maronita di Antiochia
Nicholas Liverpool, presidente della Dominica
Ricardo Martinelli, presidente di Panama
Mary McAleese, presidente d'Irlanda
Vincent McBrierty, fisico e ricercatore irlandese
Mireya Moscoso, presidente di Panama
Napoleone II di Francia, re di Roma come erede di Napoleone Bonaparte
Nicolae Petrescu-Comnen, politico rumeno
Giuseppe Resnati, chimico italiano
Juan Manuel Santos, presidente della Colombia
Gran Priori
Cardinal Gerhard Ludwig Müller
Cardinal Darío Castrillón Hoyos
Cardinal Antonio Innocenti
Cardinal Domenico Pignatelli di Belmonte
Cardinal Renato Raffaele Martino
Cardinal Mario Francesco Pompedda
Cardinal Albert Vanhoye
Ettore Gallo (con prefazione del cardinale Mario Francesco Pompedda), Il Gran Magistero del Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio, ed. Il Minotauro, Roma 2002.
Antonio Benedetto Spada, Ordini cavallereschi della Real casa di Borbone delle Due Sicilie, Brescia, Grafo, 2002. - 347 p. : ill. ; 31 cm
Lavezzo Alessio Cassinelli Cs, Il Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio, Phasar Edizioni, Firenze, 2005
Domenico Libertini, Dagli antichi cavalieri agli attuali ordini cavallereschi, Città di Castello, 2009.
Libro d'Oro della Nobiltà Italiana-nuova serie (periodico) 25ª edizione 2015-2019-originale (Collegio Araldico Romano).
Libro d'Oro della Nobiltà Italiana -serie aggiornata Consulta Araldica del regno d'Italia, edizione 2011 2012-2013 (E. Gallelli-editore).
Calendario d'Oro edizione 2014-2015-2016-2017 (E. Gallelli-editore).
Calendario Reale edizione 2015-2016-2017 (E. Gallelli-editore).
Gigi Di Fiore, L'ultimo re di Napoli - L'esilio di Francesco II di Borbone nell'Italia dei Savoia, Milano, 2018.
Elenco Ufficiale della Nobiltà Italiana -serie aggiornata, edizione 2012-2013-2019 (E. Gallelli-editore).
Alessio Varisco, I Borbone delle Due Sicilie e San Giorgio (con prefazione di Sua Altezza Reale il Principe Carlo di Borbone-Due Sicilie), Arcidosso, Effigi, 2020.
Ordine costantiniano di San Giorgio
Regno delle Due Sicilie
Borbone-Due Sicilie
In hoc signo vinces
Sito ufficiale dell'Ordine costantiniano di San Giorgio (Napoli), su ordinecostantiniano.it.
Profilo Facebook del Sacro Militare Ordine costantiniano di San Giorgio (Napoli), su facebook.com.