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Provincia di Taranto


Provincia di Taranto


La provincia di Taranto è una provincia italiana della Puglia meridionale di 551 756 abitanti. Istituita nel 1923 in seguito allo scorporo dell'antica Terra d'Otranto, è la quarta provincia pugliese per superficie e popolazione.

Affacciata a sud sul mar Ionio, confina a ovest con la provincia di Matera (regione Basilicata), a nord con la città metropolitana di Bari, a est con la provincia di Brindisi e a sud-est con la provincia di Lecce.

Ponte geografico e culturale tra la vicina Basilicata, la Puglia e il Salento, la provincia di Taranto è in gran parte pianeggiante e per il resto collinare.

Le pianure si sviluppano a nord parallele alla costa ionica dalla foce del Bradano al confine con la Basilicata fino alla città di Taranto spingendosi a circa 15 chilometri verso l'interno, dove si innalza il modesto altopiano calcareo delle Murge culminante nei 505 metri del monte Sarresso, si tratta della piana dell'Arco ionico tarantino che altro non è che una continuazione della piana di Metaponto. La zona sud-orientale della provincia è parte del Salento, ed è caratterizzata da ondulazioni morfologiche più lievi denominate Murge tarantine, prosieguo dell'altopiano murgiano, dove i rilievi non superano i 150 metri. Questi rilievi, superata la soglia messapica, degradano infine nella pianura salentina, compresa nelle province di Taranto, Brindisi e Lecce.

Il 2 settembre 1923 venne emanato il decreto che il 21 dicembre fece divenire Taranto provincia per scorporo del circondario di Taranto dalla provincia di Lecce, in parte quale riconoscimento dell'importante ruolo che la città ricoprì sia nell'epoca antica che in quella moderna, ma soprattutto in ottemperanza del principio fascista della proiezione marittima dello Stato italiano ben rappresentato dall'Arsenale militare marittimo di Taranto.
Fino a luglio del 1951 ebbe il nome ufficiale di Provincia dello Ionio.

Le prime elezioni provinciali furono celebrate nel 1951, al ristabilimento della democrazia amministrativa.

Come stemma da utilizzare si pensò all'antico emblema della città di Taranto suggerito da Pirro, intervenuto come alleato dei tarantini nella guerra contro Roma: uno scorpione con tre gigli effigiati sul dorso, reggente la corona del Principato di Taranto tra le chele. Il re dell'Epiro infatti, osservando la città dalle alture che la circondano, ebbe l'impressione che la conformazione urbana ricordasse la figura di uno scorpione. Questo stemma avrebbe funto anche da deterrente psicologico: i nemici avrebbero reputato i magno-greci pericolosi come uno scorpione.

Fu così per oltre 17 secoli, fino a quando lo scorpione fu sostituito da uno stemma raffigurante un uomo coronato a cavallo di un delfino, con un tridente nella mano destra e con uno scudo decorato con uno scorpione nella mano sinistra. Più tardi, lo stemma cittadino fu nuovamente sostituito da un altro raffigurante un giovane nudo a cavallo di un delfino, con un tridente nella mano destra e con il braccio sinistro avvolto in una clamide, il mantello di origine greca utilizzato in battaglia. Pur trattandosi di un'immagine che si ispira a quella raffigurata sulle monete magno-greche del periodo di massimo splendore della città, l'identità del giovane non è chiara, in quanto le fonti letterarie in merito sono discordi: secondo Aristotele si tratterebbe di Taras, figlio del dio Poseidone e della ninfa Satyria; secondo Pausania invece, si tratterebbe di Falanto, il fondatore della città che secondo la tradizione sarebbe stato portato in salvo da un delfino sulla terraferma.

Come emblema della Provincia di Taranto fu invece invece scelto lo stemma con lo scorpione, concesso ufficialmente il 24 febbraio 1927 con decreto firmato da Vittorio Emanuele III e Benito Mussolini, registrato alla Corte dei Conti il giorno 11 marzo 1927, Reg. 3 Fin., foglio 347 e trascritto nel Libro araldico degli enti morali.

Il nuovo significato non fu più quello di arma araldica destinata a intimorire gli avversari, ma segno di una continuità ideale di storia e di civiltà. L'esemplare più antico di quel blasone conservato a Taranto risale al IV secolo.

Il gonfalone è un drappo partito di azzurro e di rosso.

Le principali manifestazioni che si svolgono in provincia durante l'anno sono:

  • S. Ciro medico e martire, festa patronale a Grottaglie (31 gennaio)
  • Madonna di Lourdes, commemorazione religiosa a Pulsano (11 febbraio)
  • S.S. Madonna della Scala, festa patronale a Massafra (20 febbraio e prima domenica di maggio)
  • San Biagio, festa patronale ad Avetrana (28 29 30 aprile e 1º maggio)
  • Passione di Gesù Cristo a Lizzano (Domenica delle Palme)
  • Passio Christi a Ginosa (sabato delle Palme, Sabato Santo e replica estiva)
  • Settimana Santa, a Taranto, Lizzano, Pulsano e altri paesi del tarantino (marzo o aprile)
  • Carnevale di Massafra
  • Fiera Pessima di Manduria
  • Tavole di San Giuseppe a Lizzano e Fragagnano (18-19 marzo)
  • Processione delle fascine con cavalli e Zjarr i Madhe dal 1866, San Marzano (18 marzo)
  • San Giuseppe, festa patronale a San Marzano di San Giuseppe e a Faggiano (19 marzo)
  • Palio di Taranto (maggio e luglio)
  • San Francesco di Paola, festa del compatrono di Castellaneta (maggio)
  • San Cataldo, festa patronale a Taranto (10 maggio)
  • San Pasquale Baylon, festa a Lizzano (17 e 18 maggio)
  • Maria SS. Mater Domini, festa patronale a Laterza (20 maggio)
  • Madonna delle Grazie, festa patronale a Palagianello (31 maggio)
  • Sagra delle Clementine del Golfo di Taranto a dicembre a Palagiano
  • Le Strade della Musica a San Marzano di San Giuseppe (Giugno)
  • San Giovanni Battista, festa patronale a Sava (24 giugno)
  • Festa della Madonna del Carmine a Pulsano (15 e 16 luglio)
  • Festa della Madonna del Carmine a Fragagnano (16 e 17 luglio)
  • Carnevale del fegatino di Crispiano (luglio)
  • Mostra della Ceramica, Castello Episcopio a Grottaglie, nel Quartiere delle ceramiche (luglio-settembre)
  • Festival Internazionale del Folklore a Palagianello (luglio-agosto)
  • San Giovanni Battista e San Cristoforo, festa patronale a Maruggio (13-14 luglio)
  • Sagra del Vino a Carosino (luglio)
  • Polso Sano, rievocazione storica della visita della Principessa di Taranto e del Re di Napoli a Pulsano con torneo di Braccio di ferro
  • Festival della Valle d'Itria a Martina Franca
  • Sagra da Far'nèdd' di Castellaneta (agosto)
  • Jonio Jazz Festival a Faggiano (agosto)
  • Sant'Emidio, festa patronale a Leporano (4-5 agosto)
  • San Gaetano da Thiene, festa patronale a Monteparano e Lizzano (6-7-8 agosto)
  • Sant'Antonio da Padova, festa patronale a Fragagnano (12-13 agosto)
  • Segreti&sapori sagra enogastronomica e culturale con musica popolare e sperimentale a Pulsano (12 e 13 agosto)
  • Agritur manifestazione enogastronomica, culturale con concerti e serate di pizzica, a Lizzano (metà agosto)
  • Festa della Stella Maris a Lido Monti d'arena a Marina di Pulsano con processione a mare dei Pescatori (15 agosto)
  • San Rocco, festa patronale a Palagiano (16 agosto)
  • Sagra del pane e dell'arrosto di Laterza
  • Settembre fragagnanese, una serie di iniziative culturali a Fragagnano (prima metà di settembre)
  • San Gregorio Magno, festa patronale a Manduria (3 settembre)
  • San Trifone e Madonna dei Martiri, festa patronale a Pulsano (7 e 8 settembre)
  • Esaltazione della Santa Croce, festa patronale a Monteiasi (14 settembre)
  • Convegno internazionale studi sulla Magna Grecia a Taranto (ottobre)
  • Vergine del SS. Rosario, festa patronale a Montemesola (7 ottobre) e a Statte (7-8 ottobre)
  • Madonna della Stella con la tradizionale "Tagghiarijn" a Palagiano (sabato della seconda settimana di ottobre)
  • San Biagio, festa patronale ad Avetrana (28 e 29 aprile) e Carosino (12-13 ottobre)
  • San Martino e Santa Comasia, festa patronale a Martina Franca (11 novembre)
  • Festa del vino novello a Manduria e Lizzano (11 novembre)
  • Madonna del Verde, Maruggio (21 novembre)
  • Santa Cecilia, pettolate e manifestazioni varie a Taranto e Lizzano (22 novembre)
  • Mostra del presepe, nel Castello Episcopio a Grottaglie nel Quartiere delle ceramiche (dicembre)
  • Sagra del mandarino a Palagiano (dicembre)
  • Presepe vivente a Faggiano (6 giorni tra Natale e l'Epifania)
  • San Tommaso Becket, festa patronale a Mottola (29 dicembre)

La provincia è dedita all'agricoltura, alla pesca e all'industria nei settori siderurgico, chimico, alimentare, tessile, del legno, del vetro e della ceramica.

Può vantare alcuni prodotti con certificazione DOP e IGP:

  • Olio Terra d'Otranto DOP
  • Olio Terre Tarentine DOP
  • Clementina del Golfo di Taranto IGP

nonché vini con certificazione DOC:

  • Vini DOC della provincia di Taranto

Da menzionare anche l'economia legata al turismo, che nelle località di Castellaneta Marina, Ginosa Marina e Chiatona del versante occidentale, e Pulsano, Leporano, Lizzano e Campomarino del versante orientale, è ben avviata.

La provincia di Taranto è attraversata dall'Autostrada A14, chiamata anche Autostrada Adriatica Bologna-Taranto, oltre che da numerose strade provinciali e statali. Il capoluogo è il punto di incrocio tra le tre maggiori arterie stradali della provincia:

  • la strada statale 7 Via Appia, che collega Taranto con Brindisi sul versante orientale e Matera su quello occidentale;
  • la strada statale 7 ter Salentina, che unisce il capoluogo con Lecce, attraversando molti centri della provincia ionica orientale;
  • la strada statale 100 di Gioia del Colle, che collega Taranto con Bari andandosi a innestare nella SS 7 all'altezza dell'abitato di Massafra;
  • la strada statale 106 Jonica, che partendo da Taranto si snoda lungo la costa ionica sud-occidentale;
  • la Strada statale 106 dir Jonica, che unisce la SS 106 all'altezza di Chiatona con la SS 7 all'altezza di Palagiano;
  • la strada statale 172 dei Trulli, che collega Taranto con Casamassima attraversando alcuni centri abitati della Valle d'Itria.

Strada provinciale di notevole importanza per il turismo locale è la Litoranea Salentina SP 100/122, sul litorale del versante salentino della provincia, che collega il capoluogo a Santa Maria di Leuca.

Le linee ferroviarie della provincia sono cinque. Tre tratte sono gestite da RFI (di cui due fondamentali e una complementare) e due dalle Ferrovie del Sud Est:

  • la linea Bari-Taranto via Gioia del Colle (RFI);
  • la linea Taranto-Brindisi (RFI);
  • la linea Taranto-Reggio Calabria (RFI).
  • la linea Martina Franca-Lecce (FSE);
  • la linea Bari-Taranto via Martina Franca (FSE);

Nella zona industriale di Taranto, vi è inoltre un raccordo ferroviario su cui transitano solo convogli merci, il quale unisce la tratta ionica (prima del P.M. Cagioni) con quella che porta a Bari (prima della stazione Bellavista).

La stazione ferroviaria principale della provincia è quella di Taranto, collegamento e baricentro delle principali direttrici; è anche l'unica della provincia in cui si può effettuare un interscambio tra le Ferrovie del Sud Est e le Ferrovie dello Stato. La stazione di Martina Franca è un importante nodo di scambio delle FSE tra le linee Martina Franca-Lecce e Bari-Taranto.

Il porto principale della provincia è quello di Taranto: militare, mercantile, peschereccio e turistico.

Il porto mercantile di Taranto è secondo in Italia per traffico di merci. L'installazione più recente è costituita dal terminal container ubicato sul molo polisettoriale, una struttura modernissima completa di sistemi telematici e torre di controllo, con una capacità di stoccaggio e movimentazione merci di circa 2 000 000 di TEU/anno.

L'unico altro porto turistico della provincia è quello di Campomarino.

L'aeroporto di Taranto "Marcello Arlotta" attualmente non effettua collegamenti passeggeri (benché lo abbia fatto in precedenza), ma è adibito come scalo merci e a uso militare (da parte della Marina Militare Italiana).

Gli aeroporti civili con scali passeggeri più vicini alla provincia ionica sono due:

  • l'aeroporto di Bari ("Karol Wojtyla");
  • l'aeroporto di Brindisi ("Salento").

Un servizio navetta permette il collegamento del capoluogo ionico (dal terminale autobus del porto mercantile) con i due aeroporti.

La struttura è gestita dalla Aeroporti di Puglia S.p.A., ed è parte del sistema aeroportuale pugliese con gli scali "Karol Wojtyla" di Bari, "Gino Lisa" di Foggia e "Antonio Papola" (o "Aeroporto del Salento") di Brindisi.

Appartengono alla provincia di Taranto i seguenti 29 comuni:

Il territorio ionico è amministrato anche da enti sovracomunali come le unioni di comuni e gli enti parco:

Fino al 2009 esisteva anche la Comunità Montana della Murgia Tarantina, comprendente i comuni di Castellaneta, Crispiano, Ginosa, Laterza, Massafra, Montemesola, Mottola, Palagianello, Palagiano, con sede amministrativa nel comune di Mottola.

I dati demografici sono aggiornati al 30 aprile 2024.

  • Gravina di Ginosa, una profonda incisione erosiva simile a un canyon formatasi per effetto delle acque meteoriche che per millenni ne hanno scavato il percorso. Si estende per 10 km e circonda a ferro di cavallo l'intero centro abitato di Ginosa. Al suo interno sono presenti i due villaggi rupestri, il casale e il rione Rivolta. Fa parte dell'area delle Gravine.
  • Gravina di Palagianello, il terzo canyon più grande del Parco Terra delle Gravine.
  • Gravina di Castellaneta, appartiene sempre al Parco Terra delle Gravine. Si estende per una decina di chilometri e raggiunge una profondità massima di 145 metri e un'ampiezza massima di 300 metri. Lungo il suo percorso è possibile trovare resti di insediamenti rupestri.
  • Gravina di Laterza, è la più grande gravina del Parco, e seconda in Europa. Si estende per 12 km, e raggiunge i 200 metri di profondità massima e i 400 metri di ampiezza. Al suo interno è presente l'Oasi Gravina di Laterza della LIPU, che ospita numerose specie di volatili. Le profonde fratturazioni della roccia causate dal torrente che vi scorre in fondo ha dato forma a suggestive grotte e pinnacoli.
  • Parco naturale Terra delle Gravine, area naturale istituita nel 2005 dalla regione Puglia allo scopo di tutelare fauna e patrimonio paesaggistico. Si estende tra le province di Taranto e Brindisi.
  • Dune di Campomarino, complesso di dune presenti nel territorio comunale di Maruggio, sul litorale salentino della provincia. Si estendono per 41 ettari e alcune di esse raggiungono i 12 metri di altezza. Su di esse si sviluppa una rigogliosa macchia mediterranea. Da pochi anni è diventato sito di interesse comunitario e ospita il Parco delle dune di Campomarino.
  • Sistema dunale di Lizzano, complesso di dune presenti nel comune di Lizzano, sul litorale salentino della provincia.
  • Chidro, alimentato dalle acque di falda, nasce da un laghetto a poca distanza dal mare e sfocia nella località balneare di San Pietro In Bevagna.
  • Borraco, o Burracu in dialetto locale, ha origine da due fonti distinte, precisamente da due risorgive, nel comune di Manduria e dopo un percorso di 800 metri sfocia presso Torre Borraco.
  • Ostone, li Cupi o lu Stoni in dialetto salentino, scorre interamente nel territorio di Lizzano. Ricca è la fauna e la flora ai suoi bordi. Nei dintorni sono stati rinvenuti enormi quantitativi di reperti archeologici.
  • Cervaro, importante risorgiva del secondo seno del mar Piccolo di Taranto, nasce a poche centinaia di metri dal mare nei pressi dell'antico convento dei Battendieri.
  • Galeso, fiume di origine carsica che sfocia nel primo seno del Mar Piccolo. È tra i fiumi più piccoli del mondo con i suoi 900 metri di lunghezza. Sulle sue rive in età classica sorgeva il quartiere Ebalia. Nel 1169 Riccardo da Taranto, fece edificare l'Abbazia di Santa Maria del Galeso.
  • Tara, nasce da due rami e le sue acque sono considerate benefiche dai tarantini e il 1º settembre si celebra la Madonna del fiume Tara.
  • Patemisco, tipica manifestazione del fenomeno carsico delle Murge.
  • Lenne, appartenente al territorio di Palagiano, grosso corso d'acqua che sfocia nella spiaggia di Pino di Lenne, nella Riserva naturale Stornara.
  • Lato, lungo 5 km, ha origine al termine della Gravina di Laterza, raccogliendo le sue acque dalla gravina. Alla sua foce è situata la Torre Lato, costruita per difendere la costa dalle incursioni saracene.
  • Galaso, torrente sito a Marina di Ginosa la cui foce funge da porto-canale. Ha piene rovinose, come quella del 2011.
  • Riserva naturale Stornara
  • Salina Monaci di Torre Colimena
  • Oasi Palude La Vela
  • Riserva naturale Murge Orientali
  • Riserva Naturale del Bosco delle Pianelle
  • Palude del Conte
  • Palude Mascia
  • Santuario Rupestre con grotte Madonna delle Grazie a San Marzano
  • Parco archeologico di Torre Castelluccia
  • Resti del villaggio paleolitico in contrada san Biagio a Pulsano
  • "Le Tagghjate", complesso di antiche grotte e cave tufacee a San Giorgio Ionico
  • Duomo di San Cataldo a Taranto
  • San Domenico Maggiore a Taranto
  • Concattedrale a Taranto
  • Castello Aragonese a Taranto
  • Palazzo Ducale a Martina Franca
  • Chiesa Madre a Manduria
  • Palazzo Imperiali-Filotico a Manduria
  • Chiesa Madre a Avetrana
  • Castello ad Avetrana
  • Castello a Torricella
  • Castello de Falconibus a Pulsano
  • Torre Castelluccia a Pulsano
  • Riproduzione fedele della Grotta di Lourdes Pulsano
  • Pontificia Basilica Minore di S. Maria La Nova in Pulsano
  • Chiesa del Carmine Pulsano, scultura del cristo morto di G. Pagano, allievo di Giuseppe Sanmartino
  • Mulino Scoppetta, l'unico esempio in Italia di mulino a cilindro a Pulsano
  • Frantoio Ipogeo della Scorcora a pulsano
  • Spiaggia del Serrone Pulsano, resti dell'ex porto di età magno greca
  • Largo di Lido Silvana Pulsano, resti di una nave romana
  • Promontorio di Torre Castelluccia a Pulsano, resti di un mammut
  • Chiesa rupestre del Santissimo Crocifisso Pulsano
  • Chiesetta del pescatore Pulsano
  • Castello Muscettola a Leporano
  • Chiesa Madre a Maruggio
  • Convento a Maruggio
  • Palazzo dei Commendatori a Maruggio
  • Torre dell'orologio a Lizzano
  • Convento San Pasquale Baylon a Lizzano
  • Chiesa e cripta bizantina dell'Annunziata, Lizzano
  • Centro storico e chiese del centro storico a Lizzano
  • Palazzo Marchesale a Lizzano
  • Chiesa Madre a Sava
  • Chiesa di San Francesco a Sava
  • Palazzo Baronale a Sava
  • Chiesa di San Domenico a Castellaneta
  • Chiesa Madre a Grottaglie
  • Castello Episcopio a Grottaglie
  • Castello di Massafra
  • Chiesa Madre a Mottola
  • Chiesa Madre a Fragagnano
  • Chiesa Madre a San Giorgio Ionico
  • Castello d'Ayala a San Giorgio Ionico
  • Santuario Madonna delle Grazie San Marzano di San Giuseppe
  • Castello d'Ayala a Monteparano
  • Castello di Ginosa
  • Castello a Palagianello
  • Villaggio rupestre a Palagianello
  • Habitat rupestre a Mottola
  • San Marzano, monumenti e cultura Arbereshe
  • Basilica di San Martino, su basilicadisanmartino.it. URL consultato il 28 luglio 2019 (archiviato dall'url originale il 14 marzo 2016). a Martina Franca
  • Trulli della Valle d'Itria
  • Trulli salentini
  • Torri costiere

Taranto è la più grande città d'Italia a non aver mai avuto una squadra militante in Serie A. Il Taranto Football Club 1927 in compenso vanta 32 partecipazioni al campionato cadetto di Serie B; attualmente milita in Serie C.

La seconda squadra della provincia è la Associazione Sportiva Dilettantistica Martina Calcio 1947, milita nel girone H del campionato di Serie D.

I principali impianti sportivi della provincia di Taranto sono:

  • Stadio Erasmo Iacovone di Taranto (27 584, omologato per 12 194)
  • Stadio Giuseppe Domenico Tursi di Martina Franca (5 500)
  • Stadio comunale Teresa Miani di Ginosa (3 000)
  • Stadio comunale Atlantico D'Amuri di Grottaglie (2 000)
  • Stadio comunale Madonna delle Grazie di Laterza (1 500)
  • Stadio comunale Nino Dimitri di Manduria (1 300)
  • Stadio comunale Giovanni Debellis di Castellaneta (1 300)
  • Stadio comunale "Italia" di Massafra (1 000)
  • Presidenti della Provincia di Taranto
  • Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su provincia di Taranto
  • Sito istituzionale della Provincia di Taranto, su provincia.taranto.it.

Text submitted to CC-BY-SA license. Source: Provincia di Taranto by Wikipedia (Historical)