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Elezioni regionali in Sardegna del 2014


Elezioni regionali in Sardegna del 2014


Le elezioni regionali in Sardegna del 2014 si sono tenute il 16 febbraio. A differenza della tornata precedente, si è votato nella sola giornata di domenica.

Già fissate per il 2 marzo, sono state successivamente anticipate di due settimane, facendo nascere polemiche per i tempi estremamente ristretti necessari a presentare le liste ed i candidati.

La legge elettorale è stata ancora una volta modificata, con la Legge Regionale Statutaria 12 novembre 2013. È eletto presidente il candidato che ottiene la maggioranza (anche solo relativa) dei voti. Se il candidato eletto ottiene almeno il 25% dei voti, alle liste che lo appoggiano viene garantita la maggioranza dei seggi in consiglio.
Più in dettaglio, la legge prevede un unico turno, con voto di lista, la possibilità di esprimere una preferenza all'interno della lista prescelta, e voto per il candidato presidente, su un'unica scheda. È possibile votare per una lista e per un candidato presidente non collegati fra loro (Art. 9). È eletto presidente il candidato che abbia ottenuto la maggioranza relativa (Art. 1, Comma 4). Alle liste collegate al presidente eletto viene eventualmente assegnato un premio di maggioranza nella seguente misura: il 60% dei seggi nel caso il presidente eletto abbia ottenuto una percentuale di preferenze superiore al 40%; il 55% dei seggi nel caso il presidente eletto abbia ottenuto una percentuale di preferenze compresa fra il 25% e il 40%, mentre nessun premio di maggioranza è assegnato se il presidente è eletto con meno del 25% (Art. 13).
La legge prevede una soglia di sbarramento del 10% per le coalizioni, e del 5% per le liste non coalizzate (Art. 1, Comma 7). Nessuno sbarramento è previsto per le liste all'interno delle coalizioni che abbiano superato il 10%.

Il governatore uscente, Ugo Cappellacci, si ripresenta come candidato alla presidenza della regione. A sostenerlo è la coalizione che ha amministrato la Sardegna dal 2009: Forza Italia, Unione di Centro, Fratelli d'Italia, Unione Democratica Sarda e Riformatori Sardi. Non si presenta invece alle regionali il neonato Nuovo Centrodestra, che ha preferito concentrarsi sullo strutturarsi e organizzarsi in vista delle elezioni europee del 2014.

Nel centrosinistra si sono svolte, a settembre, delle primarie di coalizione, in cui è risultata vincitrice Francesca Barracciu col 44%. Già a dicembre alcuni appartenenti alla coalizione avevano deciso di non sostenerla, a causa di un avviso di garanzia da lei ricevuto per l'utilizzo di alcuni fondi dei gruppi consiliari. Dopo varie polemiche, e con l'intervento anche di Matteo Renzi, alla fine di dicembre la Barracciu rinuncerà alla sua candidatura. La coalizione, composta anche da Sinistra Ecologia Libertà ed Italia dei Valori, ha annunciato il 6 gennaio di aver optato per una candidatura condivisa di Francesco Pigliaru. Sostengono la candidatura di Pigliaru anche il Partito Socialista Italiano, Rifondazione Comunista, Comunisti Italiani, il Centro Democratico, i Verdi, il Partito dei Sardi, i Rosso Mori, La Base, Indipendèntzia Repùbrica de Sardigna e l'Unione Popolare Cristiana.

Hanno presentato la propria candidatura anche Pier Franco Devias (Fronte Indipendentista Unidu), Michela Murgia (Sardegna Possibile), Mauro Pili (Unidos), Gigi Sanna (Movimento Zona Franca). La lista di Cristina Puddu (Paris-Malu Entu) è stata esclusa per non aver raccolto un numero sufficiente di firme, e la lista di Michelangelo Serra (Onestà e Progresso) è stata esclusa poiché non è stata presentata in almeno 6 circoscrizioni .

Non ha partecipato alla competizione elettorale il Movimento 5 Stelle, che era stato il primo partito politico dell'isola nelle politiche dell'anno precedente, con circa il 30% dei voti. Beppe Grillo, difatti, non ha autorizzato il gruppo sardo ad utilizzare il simbolo del movimento, a causa delle divisioni interne al gruppo stesso.

Nemmeno Sardigna Natzione parteciperà alle elezioni, per la prima volta dopo vent'anni non fornendo, neanche, specifica indicazione di voto.

L'istituto Datamedia Ricerche ha svolto alcuni sondaggi su commissione de L'Unione Sarda. A detta degli stessi sondaggisti, le informazioni più "solide" del sondaggio sono che, a 21 giorni di distanza dalle elezioni, il 30% dei cittadini intervistati aventi diritto al voto... dichiara, senza alcun imbarazzo, di non sapere che il prossimo 16 febbraio si terrà il voto per le amministrative sarde, e che la somma degli indecisi e di coloro che hanno già deciso di non andare a votare si attesta attorno al 50%. Il sondaggio, pertanto, non può essere considerato una previsione...; è, semmai, una fotografia di questo momento, resa fosca dagli aspetti elencati in precedenza.

I dati sono tratti dall'elenco sondaggi sulla pagina della Presidenza del Consiglio dei Ministri

Di seguito la composizione del consiglio regionale e dei gruppi consiliari. Tra parentesi i nomi dei consiglieri decaduti o dimessi

Gruppo misto

  • Francesco Agus
  • Fabrizio Anedda
  • Anna Maria Busia
  • Mario Angelo Giovanni Carta
  • Emilio Usula


Partito Democratico

  • Raimondo Cacciotto (subentra a Gavino Manca)
  • Pietro Cocco
  • Alessandro Collu
  • Giampietro Comandini
  • Roberto Deriu
  • Daniela Forma
  • Gianfranco Ganau
  • Luigi Lotto
  • Giuseppe Meloni
  • Valerio Meloni (subentra a Salvatore Demontis)
  • Cesare Moriconi
  • Francesco Pigliaru
  • Rossella Pinna
  • Valter Piscedda
  • Luigi Ruggeri
  • Francesco Sabatini
  • Antonio Solinas


Partito Dei Sardi

  • Augusto Cherchi
  • Gianfranco Congiu (subentra a Gavino Sale)
  • Roberto Desini
  • Gianmario Tendas
  • Alessandro Unali


Forza Italia Sardegna

  • Oscar Salvatore Giuseppe Cherchi
  • Stefano Coinu (subentra a Pietro Pittalis)
  • Giuseppe Fasolino
  • Antonello Peru
  • Alberto Randazzo (temporaneamente sostituito da Mariano Ignazio Contu e in seguito reintegrato)
  • Marco Tedde
  • Edoardo Tocco
  • Stefano Tunis
  • Alessandra Zedda


Art.1 Sinistra per la Democrazia

  • Daniele Secondo Cocco
  • Eugenio Lai
  • Luca Pizzuto
  • Paolo Flavio Zedda


Riformatori Sardi per l'Europa

  • Michele Cossa
  • Luigi Crisponi
  • Attilio Maria Antonio Dedoni
  • Alfonso Marras (subentra a Ignazio Francesco Tatti)


Partito Sardo d'Azione

  • Paolo Luigi Dessì (subentra a Ignazio Locci)
  • Gianfranco Mariano Lancioni (subentra a Christian Solinas)
  • Gaetano Ledda
  • Giovanni Satta (subentra a Gianni Lampis, decaduto e in seguito rinominato)


UDC Sardegna

  • Mario Floris
  • Giorgio Oppi
  • Gian Filippo Sechi (subentra a Giuseppino Pinna)


Cristiano Popolari Socialisti

  • Antonio Gaia (subentra a Efisio Arbau)
  • Raimondo Perra
  • Pierfranco Zanchetta


Fratelli D'Italia

  • Gianni Lampis (subentra a Ugo Cappellacci dopo essere decaduto una prima volta dopo essere subentrato a Modesto Fenu)
  • Marcello Orrù
  • Gianluigi Rubiu
  • Paolo Truzzu
  • Risultati (pagg. 31-32-33 pdf) (PDF), su consregsardegna.it.

Text submitted to CC-BY-SA license. Source: Elezioni regionali in Sardegna del 2014 by Wikipedia (Historical)

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