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Elezioni politiche in Italia del 2022


Elezioni politiche in Italia del 2022


Le elezioni politiche in Italia del 2022 per il rinnovo di entrambi i rami del Parlamento italiano – il Senato della Repubblica e la Camera dei deputati – si sono tenute domenica 25 settembre 2022, a seguito dello scioglimento anticipato delle Camere decretato dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella il 21 luglio, provocato dalla crisi del governo Draghi. Nella stessa data si sono svolte anche le elezioni regionali in Sicilia.

I risultati hanno visto il centro-destra guidato da Giorgia Meloni affermarsi come coalizione più votata, con circa il 44% delle preferenze, conquistando la maggioranza assoluta in entrambe le Camere.

Le Camere si sono riunite per la prima seduta della XIX legislatura il 13 ottobre.

A seguito della riforma costituzionale approvata nel 2019 e confermata con il referendum del 2020, il numero di parlamentari è stato ridotto a 400 deputati e 200 senatori (mentre in precedenza erano rispettivamente 630 e 315 in tutte le legislature dalla IV alla XVIII); per la prima volta, inoltre, l'elettorato attivo per entrambe le camere ha incluso tutti i cittadini maggiorenni (data l'abolizione della precedente soglia di 25 anni per esprimere il proprio voto al Senato).

La legge elettorale vigente è la legge Rosato, che ha regolato le precedenti elezioni del 2018 e prevede un sistema elettorale misto, dove:

  • il 61% dei seggi (rispettivamente 245 alla Camera e 122 al Senato) è attribuito mediante il sistema proporzionale in collegi plurinominali sulla base di liste bloccate; il riparto dei seggi è effettuato a livello nazionale alla Camera e a livello regionale al Senato;
  • il 37% dei seggi (147 e 74) è attribuito con sistema maggioritario a turno unico in altrettanti collegi uninominali (first-past-the-post);
  • il 2% dei seggi (8 e 4) è riservato al voto degli italiani residenti all'estero, espresso per corrispondenza mediante sistema proporzionale con voto di preferenza.

Conformemente agli articoli 56 e 57 della Costituzione, modificati dalla legge costituzionale 1/2020, confermata dall'esito del referendum costituzionale in Italia del 2020, si eleggono 400 deputati e 200 senatori, contro i precedenti rispettivi 630 e 315 eletti nelle legislature dal 1963 al 2018. Inoltre, per effetto della legge costituzionale 1/2021, l'elettorato attivo per il Senato include tutti i maggiorenni e non più i soli cittadini di età superiore ai venticinque anni.

Per la prima volta nella storia repubblicana, le elezioni si tengono in autunno anziché nella prima metà dell'anno.



Dalle precedenti elezioni del 4 marzo 2018 per la XVIII legislatura, era risultato un quadro politico frammentato: il Movimento 5 Stelle aveva la maggioranza relativa di Camera e Senato come singolo gruppo parlamentare, mentre il centro-destra (formato da Lega, FI e FdI e altre forze minori) era in maggioranza relativa come coalizione. Dopo quasi tre mesi di difficili trattative fra i principali partiti il presidente della Repubblica Sergio Mattarella affidò la formazione del governo a Giuseppe Conte, un non parlamentare vicino al Movimento 5 Stelle. Il governo Conte I, sostenuto da una maggioranza M5S-Lega, si insediò il 1º giugno 2018 e adottò una linea politica euroscettica, caratterizzandosi per i provvedimenti-bandiera dei due partiti di maggioranza: il reddito di cittadinanza per il M5S e i decreti sicurezza di contrasto all'immigrazione irregolare per la Lega.

Dopo le elezioni europee di maggio 2019, che certificarono la forte ascesa della Lega e una sensibile contrazione dei consensi per il Movimento 5 Stelle, le tensioni tra le due forze di maggioranza aumentarono sino a quando, ad agosto, il segretario della Lega Matteo Salvini annunciò l'uscita della maggioranza e chiese elezioni anticipate. Nelle settimane successive, tuttavia, Movimento 5 Stelle, Partito Democratico e Liberi e Uguali (Articolo Uno e Sinistra Italiana) si accordarono per la formazione di un nuovo governo, guidato sempre da Giuseppe Conte, ma con una diversa linea politica, europeista e progressista. Il governo Conte II si insediò il 5 settembre. Nelle settimane successive, venne formalizzata la scissione dal PD della corrente facente capo al suo ex segretario Matteo Renzi, che diede vita al partito centrista Italia Viva senza abbandonare la maggioranza di governo, e dell'ex ministro dello sviluppo economico Carlo Calenda, che fondò Azione, partito di ispirazione liberale, ponendosi all'opposizione. Era giunta, nel frattempo, a compimento la riforma costituzionale di riduzione del numero di parlamentari, poi ratificata con il referendum costituzionale di settembre 2020.

Durante i primi mesi della pandemia di COVID-19, il governo Conte II si trovò a fronteggiare la difficile situazione sanitaria assumendo eccezionali contromisure. A gennaio 2021, i successivi contrasti in seno alla maggioranza sulle iniziative di rilancio economico, in particolare riguardo al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (o PNRR, documento che stabiliva la destinazione d'utilizzo dei fondi e prestiti europei del Next Generation EU) portarono alle dimissioni dei ministri di Italia Viva e alla caduta del governo. Al fine di proseguire il contrasto alla pandemia e garantire l'attuazione del PNRR, il Presidente della Repubblica incaricò quindi l'ex presidente della Banca Centrale Europea Mario Draghi di formare un governo di unità nazionale. L'esecutivo Draghi, comprendente ministri politici e tecnici indipendenti e sostenuto da M5S, Lega, PD, Forza Italia, Italia Viva e Articolo Uno, prestò giuramento il 13 febbraio. In dissenso rispetto al sostegno del governo Draghi, numerosi parlamentari del Movimento 5 Stelle lasciarono il partito costituendosi in vari gruppi parlamentari, tra i quali Alternativa.

A gennaio 2022, l'elezione del Presidente della Repubblica mostrò tuttavia lo scollamento tra le forze di maggioranza, che non riuscirono a proporre una candidatura unica per il Quirinale. Simile fu la difficoltà a convergere verso un nome unico sia da parte del centrodestra sia da parte delle forze progressiste, cosicché i partiti si risolsero a eleggere un riluttante Sergio Mattarella per un secondo mandato settennale. Attenuatasi l'emergenza sanitaria, il governo Draghi si è trovato a dover fronteggiare l'invasione russa dell'Ucraina e le sue conseguenze interne (tra cui crisi energetica ed inflazione), aderendo convintamente alle posizioni del blocco occidentale formato da NATO e Unione europea di sanzione alla Russia e sostegno all'Ucraina tramite l'invio di materiali e armamenti.

A giugno 2022 il ministro degli affari esteri Luigi Di Maio con altri 49 deputati e 10 senatori ha abbandonato il M5S, in dissenso rispetto alla linea politica assunta dal partito sotto la guida Giuseppe Conte, dando vita al gruppo parlamentare Insieme per il futuro. La crisi del governo Draghi è iniziata dopo poche settimane, il 14 luglio, a causa del mancato voto di fiducia in Senato del Movimento 5 Stelle al decreto legge "Aiuti". Il Presidente della Repubblica ha respinto tuttavia le dimissioni del Presidente del Consiglio, invitandolo a verificare in Parlamento l'esistenza della maggioranza. Il 20 luglio, la mozione di pieno sostegno all'esecutivo a firma di Pier Ferdinando Casini, su cui il governo aveva posto la questione di fiducia, ha raccolto al Senato appena 95 voti a causa della mancata partecipazione al voto sia del Movimento 5 Stelle, sia di Lega e Forza Italia (che avevano chiesto a Draghi di formare un nuovo governo che escludesse il M5S). L'indomani Mario Draghi ha rinnovato le proprie dimissioni, e di conseguenza il Presidente della Repubblica, dopo colloqui con i Presidenti del Senato e della Camera, ha sciolto le due Camere come previsto dall'art. 88 della Costituzione. La XVIII legislatura si è quindi chiusa in anticipo rispetto al suo termine naturale, previsto per il mese di marzo del 2023.

  • La colonna "Candidati" non comprende i candidati uninominali delle coalizioni per la quota maggioritaria in Italia.
  • In Valle d'Aosta, in Trentino-Alto Adige per il Senato e all'estero le liste non devono dichiarare il proprio "capo politico".
  • "Alleanza Democratica per l'Autonomia" è composta da Partito Democratico - Italia Democratica e Progressista, +Europa, Alleanza Verdi e Sinistra, il movimento Campobase e Azione - Italia Viva.
  • "Democrazia Ambiente Futuro" è composta da PD, Verdi del Sudtirolo/Alleanza Verdi e Sinistra e +Europa/Team K.
  • "Vallée d'Aoste" è composta da Union Valdôtaine, Alliance Valdôtaine-VdA Unie, Stella Alpina, Partito Democratico - Italia Democratica e Progressista e Azione - Italia Viva.
  • "Valle d'Aosta aperta" è composta da Area Democratica-Gauche Autonomiste, Movimento 5 Stelle e Ambiente Diritti Uguaglianza-Sinistra Italiana.

Fonte: Trasparenza - Elezioni politiche 25 settembre 2022, su dait.interno.gov.it. URL consultato il 19-09-2022.

Le forze politiche del centro-destra hanno presentato un programma elettorale unitario, articolato in 15 punti principali: il rispetto delle alleanze internazionali e il rafforzamento del ruolo diplomatico dell'Italia; il pieno utilizzo delle risorse del PNRR e la difesa delle infrastrutture strategiche nazionali; l'elezione diretta del Presidente della Repubblica e la piena attuazione della legge sul federalismo fiscale, garantendo meccanismi di perequazione; la riduzione della pressione fiscale, l'estensione della flat tax per le partite IVA fino ai 100.000 euro e l'attuazione di un meccanismo per l'immediata compensazione dei crediti e dei debiti verso la Pubblica Amministrazione; il sostegno alla famiglia e alla natalità; il contrasto dell'immigrazione illegale, il rafforzamento dell'«Operazione Strade sicure», la lotta alla mafia, al terrorismo e all'integralismo islamico; lo sviluppo della sanità di prossimità, l'aggiornamento dei piani pandemici e l'estensione delle prestazioni sanitarie esenti da ticket; il taglio del cuneo fiscale e la riduzione dell'IVA sui prodotti energetici; la ridefinizione del sistema di ammortizzatori sociali, la riforma del reddito di cittadinanza e l'innalzamento delle pensioni minime e di invalidità; la tutela e la promozione del made in Italy, del turismo e dell'agricoltura; la salvaguardia dell'ambiente e la creazione di nuovi impianti di produzione energetica, anche mediante il ricorso al nucleare di nuova generazione; un piano straordinario per le aree a rischio di dissesto idrogeologico; la salvaguardia del comparto agro-alimentare; un piano per l'eliminazione del precariato del personale docente e l'ammodernamento dell'edilizia scolastica e delle residenze universitarie; la promozione dello sport e il sostegno agli enti del terzo settore.

Oltre al programma unitario, le quattro forze del centro-destra ne hanno anche presentato ciascuna uno proprio.

Le forze politiche del centro-sinistra non hanno presentato un comune programma elettorale, ma ogni partito ne ha elaborato uno proprio.

Partito Democratico - Italia Democratica e Progressista

Partito Democratico - Italia Democratica e Progressista presenta un programma di fondo incentrato sulla difesa dell'ambiente, la maggior garanzia dei diritti civili, l'aumento dei salari e il contrasto all'inflazione e alla precarietà. In particolare sono proposti la garanzia della parità salariale tra donne e uomini, l'introduzione del salario minimo per i lavoratori senza contratto collettivo, l'abolizione degli stage gratuiti e il taglio del cuneo fiscale sul costo del lavoro, la promozione di politiche ambientali e delle energie rinnovabili, la costruzione di case popolari e il sostegno agli studenti e ai giovani in affitto, la concessione della cittadinanza italiana agli studenti stranieri (cosiddetto ius scholae), la scuola dell'infanzia obbligatoria e gratuita, l'estensione dell'obbligo scolastico fino ai 18 anni e la promozione di un'agenda sui diritti civili degli omosessuali, un piano di assunzione dei medici di famiglia.

Alleanza Verdi e Sinistra

Europa Verde e Sinistra Italiana affrontano i temi della giustizia ambientale e sociale, chiedendo maggiore impegno nelle politiche contro il cambiamento climatico, l'introduzione di un salario minimo orario di 10 euro, garantire a tutti il diritto allo studio gratuito dall'asilo all'università, ricostruire la sanità pubblica e territoriale.

+Europa

+Europa si propone di "proseguire nel solco del lavoro svolto dal governo Draghi", mantenendo fede a europeismo e atlantismo.

Impegno Civico

La lista Impegno Civico, che comprende Insieme per il futuro di Luigi Di Maio e Centro Democratico di Bruno Tabacci, propone un programma basato sulla transizione ecologica e sul posizionamento europeista e atlantista in politica estera; propone inoltre la revisione del reato di abuso d'ufficio.

Il Movimento 5 Stelle ha presentato un programma che segue in gran parte le proposte avanzate da Giuseppe Conte a Mario Draghi a luglio 2022 e i cui punti principali sono: il mantenimento del reddito di cittadinanza, l'introduzione del salario minimo, il contrasto al precariato, aumentare gli aiuti a famiglie e imprese (inclusa la lotta alle speculazioni dei prezzi e taglio del cuneo fiscale), favorire la transizione ecologica investendo sulle fonti rinnovabili anziché sulle infrastrutture a gas e sui combustibili fossili, sbloccare i crediti del superbonus 110%, introdurre un "cashback fiscale" che rimborsi immediatamente quanto di solito viene restituito solo dopo la presentazione della dichiarazione dei redditi, la mitigazione e la rateizzazione delle riscossioni coattive, introduzione della clausola sulla legge di delegazione.

Azione - Italia Viva propone di proseguire l'agenda del governo Draghi (in particolare nell'adesione ad europeismo ed atlantismo, sostegno all'Ucraina e proseguimento del PNRR esistente, senza riscriverlo). Altre proposte comprendono la modifica sostanziale (in senso restrittivo) del reddito di cittadinanza, l'introduzione di un salario minimo, una semplificazione del sistema tributario e l'impiego di fonti alternative volte a ridurre la dipendenza energetica dal gas russo (sia attraverso fonti rinnovabili e rigassificatori sia con la re-introduzione dell'energia nucleare).

Il programma di Unione Popolare, lista promossa da Democrazia e Autonomia, Rifondazione Comunista, Potere al Popolo!, ManifestA, Partito del Sud e Risorgimento Socialista, si articola in dodici sezioni tematiche. In esse si propone l'introduzione di un salario minimo di almeno 10 euro all'ora, la limitazione dell'uso del contratto a tempo determinato nei rapporti di lavoro, l'inasprimento delle pene per il mancato adempimento degli obblighi relativi al diritto del lavoro e alla tutela della salute e sicurezza dei lavoratori, dei grandi investimenti sulla medicina territoriale, lo stop al progetto di autonomia differenziata, dei forti investimenti nel trasporto pubblico urbano e interurbano, l'istituzione di un comitato pubblico per le partecipazioni statali, la riforma del catasto per redistribuire il carico fiscale su chi ha grandi patrimoni immobiliari e la diminuzione delle tasse per chi ha modeste proprietà, la lotta contro l'evasione fiscale, il contrasto ai fenomeni di corruzione e al riciclaggio di denaro sporco, il rendere i consultori spazi pienamente gratuiti e laici, con scopi anche culturali e sociali.

Il programma di Italia Sovrana e Popolare, lista trasversale promossa da varie forze politiche tra cui il Partito Comunista di Marco Rizzo, si oppone decisamente alle politiche perseguite dal governo Draghi, proponendo il recesso unilaterale dell'Italia da UE e NATO, l'adozione di una politica estera autonoma e neutrale e di una politica economica espansiva (con nazionalizzazione dei settori strategici, incluso quello energetico), investimenti pubblici per la manutenzione del territorio e raggiungimento della piena occupazione, con un salario minimo mensile di 1.200 euro.

Il programma elettorale di Italexit, guidata da Gianluigi Paragone, si incentra sui seguenti punti: contrarietà all'applicazione di green pass e all'obbligo vaccinale; risarcimento per i cittadini che siano stati sospesi dal lavoro per non essersi sottoposti alla vaccinazione anti COVID-19; costituzione di una commissione parlamentare d'inchiesta sulla gestione della pandemia di COVID-19 in Italia; opposizione all'invio di armi ad altri Paesi; piano straordinario per il potenziamento delle forze dell'ordine; uscita dell'Italia dall'eurozona e dall'Unione europea; contrasto alle privatizzazioni e alle multinazionali; riduzione della pressione fiscale e abolizione della riforma delle pensioni Fornero; rilancio della sanità territoriale; tutela dell'ambiente e difesa del made in Italy.

La lista «Vita», fondata da Sara Cunial, nasce in dissenso alle politiche sanitarie portate avanti dai governi Conte II e Draghi (definite "dittatura sanitaria"), proponendosi di "sostenere la vita e la libertà". Il programma comprende l'abolizione di vaccinazioni obbligatorie e passaporti vaccinali, il ripristino della sovranità nazionale, l'opposizione alla cosiddetta ideologia gender, il bando alla tecnologia 5G e agli OGM e il contrasto all'immigrazione clandestina.

Si riportano di seguito i sondaggi condotti dal 21 luglio (scioglimento delle Camere) al 10 settembre (15º giorno precedente le elezioni, dal quale è vietata la diffusione di sondaggi elettorali).

Il corpo elettorale comprendeva 50 904 123 elettori tra cui 46 120 143 in Italia e 4 743 980 all'estero.

L'affluenza in Italia si è attestata appena sotto al 64%, peggiorando così di 9 punti il record negativo nella serie storica della partecipazione al voto per le elezioni politiche nella storia repubblicana italiana (registrato alle appena precedenti elezioni del 2018).

NOTA: La sezione sottostante i voti validi (quelli validati ad un partito) comprende, nella voce "Schede nulle", anche le "Schede contestate - rigettate" (2 817).

NOTA: La sezione sottostante i voti validi (quelli validati ad un partito) comprende, nella voce "Schede nulle", anche le "Schede contestate - rigettate" (4).

  • Dati risultanti da sommatoria, sulla base dei collegi componenti la mega-circoscrizione "Estero".

NOTA: La sezione sottostante i voti validi (quelli validati ad un partito) comprende, nella voce "Schede nulle", anche le "Schede contestate - rigettate".

  • In seguito sono riportati i dati elettorali (elettori - votanti - sc. bianche - sc. nulle) per ciascun collegio costitutivo:

NOTA: La sezione sottostante i voti validi (quelli validati ad un partito) comprende, nella voce "Schede nulle", anche le "Schede contestate - rigettate" (3 148).

NOTA: La sezione sottostante i voti validi (quelli validati ad un partito) comprende, nella voce "Schede nulle", anche le "Schede contestate - rigettate" (1).

  • Dati risultanti da sommatoria, sulla base dei collegi uninominali componenti la circoscrizione.

NOTA: La sezione sottostante i voti validi (quelli validati ad un partito) comprende, nella voce "Schede nulle", anche le "Schede contestate - rigettate" (131).

  • In seguito sono riportati i dati elettorali (elettori - votanti - sc. bianche - sc. nulle - sc. contestate) per ciascun collegio costitutivo:
  • Dati risultanti da sommatoria, sulla base dei collegi componenti la mega-circoscrizione "Estero".

NOTA: La sezione sottostante i voti validi (quelli validati ad un partito) comprende, nella voce "Schede nulle", anche le "Schede contestate - rigettate".

  • In seguito sono riportati i dati elettorali (elettori - votanti - sc. bianche - sc. nulle) per ciascun collegio costitutivo:
Per lista:

Per coalizione:

  • Dati in percentuale dei voti validi.

La coalizione di centro-destra ha ottenuto la maggioranza relativa dei voti in tutte le circoscrizioni italiane, tranne nella circoscrizione Campania 1, dove prevalso il Movimento 5 Stelle.

La coalizione di centro-destra ha ottenuto la maggioranza relativa dei voti in tutte le circoscrizioni italiane, tranne in Campania, dove ha prevalso il Movimento 5 Stelle.

Secondo un'analisi di Quorum/Youtrend, il partito più votato dagli elettori sotto i 24 anni sarebbe stato il MoViMento 5 Stelle, seguito da PD, Fratelli d'Italia, Azione/Italia Viva, Verdi/Sinistra, Lega e Forza Italia. Il più votato dagli elettori sopra i 65 anni è risultato essere il PD, seguito da Fratelli d'Italia, Lega, MoViMento 5 Stelle, Azione/Italia Viva, Forza Italia e Verdi/Sinistra. Il più votato dagli elettori con la terza media è Fratelli d'Italia, seguito da PD, MoViMento 5 Stelle, Lega, Forza Italia, Azione/Italia Viva e Verdi/Sinistra. Anche tra gli elettori laureati si conferma più votato Fratelli d'Italia ed al secondo posto il PD, seguono MoViMento 5 Stelle, Azione/Italia Viva, Lega, Verdi/Sinistra e Forza Italia. Tra i disoccupati il primo partito è risultato il MoViMento 5 Stelle, tra i lavoratori Fratelli d'Italia.

  • Collegi elettorali della Camera dei deputati del 2020
  • Collegi elettorali del Senato della Repubblica del 2020
  • Grafico delle elezioni politiche in Italia
  • Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su elezioni politiche in Italia del 2022
  • Risultati Elezioni 2022 , su elezioni.interno.gov.it, Eligendo-Ministero dell'interno.
  • Trasparenza - Elezioni politiche 25 settembre 2022, su dait.interno.gov.it, Dipartimento per gli affari interni e territoriali del Ministero dell'interno.

Text submitted to CC-BY-SA license. Source: Elezioni politiche in Italia del 2022 by Wikipedia (Historical)

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